Teramo%2C+%26%238220%3BModificare+la+linea+9+per+i+residenti+di+via+dei+Melograni%26%238221%3B
abruzzocityrumorsit
/politica/politica-teramo/teramo-modificare-la-linea-9-per-i-residenti-di-via-dei-melograni.html/amp/
Politica Teramo

Teramo, “Modificare la linea 9 per i residenti di via dei Melograni”

I consiglieri comunali di Teramo 3.0 Giovanni Luzii e Osvaldo Di Teodoro, preso atto della problematica concernente la mancanza di servizio di bus urbano per i numerosi residenti di via dei Melograni (ubicata lungo la SS. 80 immediatamente dopo l’abitato della Cona in direzione Montorio al Vomano) e all’esito dell’analisi dei percorsi delle linee urbane degli autobus, avanzano pubblicamente una proposta di soluzione del problema. 

“Come è noto è stata da poco istituita la “Linea 9” che collegherà il centro cittadino con il cimitero di Cartecchio e il quartiere di Colleatterrato – dicono – Questa linea bus entrerà in servizio la prossima settimana, ragione per la quale il percorso stabilito potrebbe essere anche rimodulato e, nella specie, potrebbe essere arretrato il capolinea a Piazzale San Francesco piuttosto che a Piazza Garibaldi, con un risparmio di oltre 500 metri lineari di percorso. In tal modo si potrebbe allungare di pochissimo la corsa della “Linea 1” oppure della “Linea 1 barrato”, entrambe con capolinea alla Cona, al fine di servire Via dei Melograni che è già intensamente urbanizzata ma che è ancora in espansione residenziale, per il tramite di una fermata nello slargo immediatamente adiacente all’innesto della Via dei Melograni sulla SS. 80 e inversione di marcia dei Bus nella subito successiva rotonda di uscita del tratto finale del cosiddetto Lotto Zero”.

E ancora: “Considerato che la problematica principale per ottenere una rimodulazione del genere viene rappresentata dal budget chilometrico annuale finanziato dalla Regione Abruzzo, non v’è chi non veda come una simile rimodulazione sarebbe risolutiva di un disservizio particolarmente gravoso per le molte famiglie residenti in Via dei Melograni e, al contempo, non rappresenterebbe uno sforamento del budget chilometrico, bensì piuttosto un risparmio di strada e di soldi pubblici, senza con ciò ridurre i servizi di altre tratte”.