Riportare a nuova vita il Polo Museale di Teramo con una serie di iniziative e studiare nuovi eventi con le varie associazioni culturali per far rinascere un settore in evidente decadimento negli ultimi anni. L’amministrazione comunale ha presentato questa mattina nella Pinacoteca Civica di Viale Bovio le prime linee di intervento per rianimare una cultura in affanno nel capoluogo di provincia. Lo ha fatto alla presenza del sindaco Gianguido D’Alberto, dell’assessore preposto Luigi Ponziani e del presidente della Fondazione Tercas, Enrica Salvatore.
Proprio con la Fondazione, il Comune sta provando a mettere in piedi una nuova sinergia, non pensando la stessa semplicemente come “un bancomat” per realizzare eventi, ma un Ente con il quale creare una programmazione culturale. “Questo è un primo punto fermo per il rilancio della cultura nella nostra città – le parole del primo cittadino – Porteremo avanti delle idee, come stiamo portando avanti il progetto originario sul Teatro Romano approvato in consiglio comunale otto anni fa. Vogliamo una politica culturale diversa rispetto al passato, restituendo a Teramo i suoi spazi culturali (come la Pinacoteca, chiusa da due anni; ndg)”.
“La Fondazione è stata sempre vicina alle amministrazioni comunali, soprattutto ovviamente a quella di Teramo poiché capoluogo della nostra provincia – il commento del presidente Enrica Salvatore – La città deve tornare ad essere centro propulsore di cultura”.
Proprio con questo obiettivo, l’assessore Ponziani ha snocciolato una serie di interventi da attuare nei prossimi mesi, grazie anche al contributo di 30mila euro (per ora) arrivato proprio dalla Fondazione Tercas. Proprio per quanto riguarda la Pinacoteca, si punterà al riallestimento del pian terreno, oltre alla necessità di scegliere di un direttore con determinate caratteristiche professionali (a bando). Nella nuova programmazione culturale trova spazio anche una collaborazione con l’Università di Teramo, in particolare modo con la facoltà di Scienze della Comunicazione per creare una sorta di Museo fuori del Museo, un percorso virtuale fruibile anche per le scuole.
E’ in corso anche un confronto con la Soprintendenza d’Abruzzo per restituire al pubblico il Museo Civico Archeologico ed i vari siti archeologici, oltre a programmare già per il prossimo autunno i Giorni di Storia, un ciclo di incontri per approfondire episodi e temi della città di Teramo.
L’amministrazione sta anche studiando una serie di mostre (la prima, Riti e tradizioni natalizie attraverso i documenti dell’Archivio di Stato, Archivio Storio e della Biblioteca Delfico), oltre a dare nuova linfa anche al Premio Teramo. Dal prossimo anno, infine, si sta pensando di dar vita ad un festival permanente della cultura con Enti e associazioni coinvolte dal titolo Lo sguardo di Clio.