“Caro gruppo consiliare “Insieme Possiamo”, anzi, cari Andrea Core, Antonio Filipponi e Sara Falini, posso constatare che ieri pomeriggio avete avuto un bel da fare. Avete dovuto prima rispondere all’On. Camillo D’Alessandro e poi alla sottoscritta. Perché dico questo? Leggendo attentamente entrambi i comunicati, vi sono tante analogie. Mi dispiace che la mia fuoriuscita abbia infastidito alcune anime del gruppo, anche se essi erano indirizzati al sindaco. Quello che mi chiedo, come mai la mia uscita ha suscitato tanto clamore e quando è accaduta la stessa cosa con Ilaria De Sanctis tutto questo non è successo? È perché ho avuto il coraggio di dire pubblicamente la mia opinione e anche quella di molti cittadini riguardo quest’amministrazione?”.
E prosegue: “A differenza di molti ho sempre espresso il mio pensiero in tutte le riunioni e in tutti i consigli comunali perché mi ritengo una persona trasparente e mai incoerente. Forse proprio questo è stato il mio errore? In riferimento al discorso dell’allora Teramo 3.0 sono stata sempre molto critica nei loro confronti ma lo sono stata anche nei riguardi di altri gruppi e mai e poi mai ho voluto che alcuni assessori venissero rimossi. Mi sono più volte chiesta, come mai un assessore della prima giunta D’Alberto che si è dimesso, fosse proprio un rappresentante del gruppo di “Insieme possiamo”? Forse non è ancora chiaro che se la sottoscritta, in compagnia del sindaco e della De Sanctis, non avesse creato le basi di questo progetto politico civico, dubito che ci sarebbero state le condizioni per poter ad oggi amministrare questa città. Avete ragione, il 24 giugno 2018 ero presente e ne avevo tutti i diritti proprio per le ragioni che ho spiegato prima. Come ho sempre detto non ho mai chiesto nulla e mai lo chiederò in futuro tant’è vero che, per una questione di correttezza, uscendo dal gruppo di “Insieme Possiamo”, mi sono dimessa anche dal ruolo di Presidente della 2^ Commissione Consiliare”.
Per la Di Timoteo, inoltre, “Avete ragione quando dite che ‘ci siamo candidati per scrivere una storia diversa’ ma non è stato cosi visto che è bastato che un componente del gruppo dichiarasse ‘la Rivoluzione’ solo per difendere la posizione di un’assessora rimasta in carica e a cui rivolgo i miei più sinceri auguri di buon lavoro. Mi sorprende che nessuno di voi abbia notato che la sottoscritta, sempre per una questione di correttezza e per non mettere in difficoltà il numero degli assessori che fossero espressione del gruppo, è uscita solo dopo la formazione della ‘nuova’ giunta . Chissà se con il manuale Cencelli alla mano, il gruppo avrebbe conservato i tre assessori? Concludo mettendo anche un punto a questa sterile disputa dicendo che è arrivato il momento di scrivere davvero una nuova e diversa storia, sono i cittadini che lo chiedono e che l’aspettano da 18 mesi. Ora che, abbiamo una “nuova” giunta a 9 e una nuova maggioranza, è arrivato il tempo di lavorare e di fare meno chiacchiere , se cosi non fosse allora abbiamo solo speso soldi pubblici”.