Le dimissioni della presidente del CdA della Ruzzo Reti, Alessia Cognitti, e del consigliere d’amministrazione, Alfredo Grotta, dopo quelle per ragioni personali dell’altro componente del CdA Antonio Forlini, sono per il Comune di Teramo l’occasione di costruire una “nuova fase” insieme agli altri Comuni soci.
A dirlo questa mattina il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, in una conferenza stampa convocata per fare il punto della situazione in vista dell’assemblea dei soci prevista per il 18 gennaio, nel corso della quale verranno eletti i nuovi (?) componenti del CdA della società acquedottistica.
D’Alberto si rifiuta di credere che la presidente Cognitti ed il consigliere Grotta verranno ancora rieletti “dopo le seconde dimissioni” e non si sente isolato rispetto al resto del territorio. Da ricordare infatti che il Comune di Teramo (l’unico) ha fatto ricorso mesi fa contro la composizione dell’ultimo CdA della Ruzzo Reti.
Presenti questa mattina anche gli assessori ed altri componenti della maggioranza, oltre a Franco Fracassa (Futuro In) e Luca Corona (Oltre) della minoranza. “Le bollette sono aumentate per coprire una gestione strampalata – ha detto l’assessore Andrea Core – Crediamo nella buona fede degli altri sindaci, in un anno le cose sono cambiate e bisognerà prenderne atto”.
Proprio Fracassa commenta così al termine della conferenza stampa del primo cittadino: “Siamo in uno stato democratico, dove tutti i sindaci votano. Vogliamo far passare il concetto che tutti i sindaci sono marionette e sono quello di Teramo non lo è? Prima di fare questa conferenza stampa, io avrei parlato con gli altri sindaci. D’Alberto è isolato e se ne rende conto, parla di un argomento per cui i suoi colleghi saranno chiamati democraticamente a votare. Non parliamo di primi cittadini che sono solo di centrodestra o di centrosinistra, sono di diversa estrazione politica. I sindaci hanno un’anima e valuteranno quello che è stato fatto da questo CdA. Quando si parla di aumenti di bollette, ci si dimentica che è stato per volere di un ente esterno, quindi non è stata una scelta diretta della Ruzzo Reti”.
E ancora: “Il CdA sta pagando i vari debiti con i Comuni soci, ha pagato le ditte che stavano ancora attendendo i pagamenti, dovremmo criticare i precedenti CdA non questo che sta risanando. L’esternalizzazione? D’Alberto aveva promesso in campagna elettorale che il recupero crediti delle cartelle comunali sarebbe passato ad un ufficio interno per evitare il massacro dei cittadini, invece c’è ancora la fila davanti la Soget. Il sindaco di Teramo è il primo che esternalizza, mi dispiace perché lo vedo in difficoltà”.