L’ex consigliere comunale di Teramo del Movimento 5 Stelle, Fabio Berardini, risponde alle affermazioni di ieri di Sandro Mariani.
“È facile, da candidato, dire di essere legato al territorio. Più difficile, invece, è farlo credere ai cittadini quando il vuoto lasciato dal proprio ruolo ha scavato un solco non richiudibile tra i fatti millantati e la realtà – dice Berardini, candidato al proporzionale della Camera – Sandro Mariani oltre ad essere consigliere regionale, da tre anni e mezzo, è anche capogruppo del partito democratico. Sorvolando su facili commenti sulla sua decisione di tradire il mandato di governo regionale ricevuto al solo fine di ottenere una poltrona in parlamento, (è evidente che lo fa per il nostro bene) da lui i cittadini si sarebbero aspettati una campagna elettorale all’insegna dell’operato e delle cose fatte per il nostro territorio piuttosto che impiegare tutto il suo tempo ad attaccare e denigrare il Movimento 5 Stelle”.
“A guardar bene quindi, tolto qualche segno di affetto per la provincia manifestato con la nomina alla presidenza del BIM del suo collaboratore di fiducia Fieni, con la nomina a commissario dell’ATER del suo altro collaboratore Salini, con l’assoluto silenzio sulle inefficienze dell’USR per il terremoto e, infine, con la volontà di scaricare i fanghi zeppi di idrocarburi del porto di Ortona nelle acque antistanti il parco marino protetto del Cerrano a Pineto, (per fortuna tempestivamente bloccati dal M5S), il capogruppo Mariani risulta non pervenuto”, prosegue Berardini.
“Trovo infantile da parte sua, però, il tentativo maldestro di evitare l’uscita dalla scena politica, ormai prossima, passando il tempo a fare attacchi alla mia persona, minacciando querele fantasiose”.