L’amministrazione comunale ha messo in atto una attività di verifica, confronto e analisi al termine della quale ha dato mandato agli uffici comunali competenti per la realizzazione di una gara di appalto finalizzata all’affidamento del servizio di gestione del canile comunale, oltre a prevedere la ristrutturazione e riqualificazione dello stesso per assicurare le condizioni di benessere, salute, igiene e sicurezza sia degli animali ospitati sia del personale addetto alla loro custodia e cura.
“La vicenda è dettata dalle innegabili condizioni di degrado nelle quali si trova attualmente la struttura di Carapollo, per le quali si è reso necessario innanzitutto attuare una operazione di riordino anche amministrativo, visto il rimpallo di competenze, la nascita di contenziosi, la difficoltà di appropriata gestione e il lievitare dei costi”, si legge in una nota.
Pertanto il Sindaco D’Alberto ha da subito interloquito con gli altri enti coinvolti, in primis ASL e Isituto Zooprofilattico, allo scopo di ridefinire competenze e attribuzioni e mettere ordine alla vicenda. Le ricostruzioni anche dei vincoli normativi, ha quindi permesso di individuare le modalità con cui procedere ad un intervento di sostanza la cui finalità è di implementare, rendere funzionale e ampliare il canile. In base alla disposizione di legge, la struttura teramana al momento potrà ospitare 66 cani cui si aggiungono 10 box mentre la messa a norma di una parte ora non occupabile dell’edificio consentirebbe l’ampliamento delle capacità ricettive.
Il bando che verrà pertanto predisposto conterrà tutti gli elementi che concorrono a rispettare tali presupposti ma anche le indicazioni per la ristrutturazione dell’immobile.
“Abbiamo condotto una operazione ispirata dalla ferma volontà di assicurare garanzia di continuità al servizio, con lo scopo di migliorarlo e di ridurre i costi – ha sottolineato il primo cittadino di Teramo – Con la gara intendiamo garantire il benessere degli animali e contestualmente le condizioni per operare al meglio a chi ne avrà la custodia e la cura. Intendiamo insomma introdurre una gestione virtuosa, nel rispetto delle regole e dei costi sostenibili, anche consentendo il controllo da parte dell’ente dell’attività di chi sarà chiamato ad operarvi. Le clausole del bando prevederanno che l’affidatario sostenga anche l’adeguamento della struttura. Al termine di questa non facile ed articolata ricostruzione della situazione, intendiamo creare un luogo dove i cani siano curati nel migliore dei modi, gli operatori siano gratificati dall’operare in un ambiente consono e i costi connessi a tutto ciò siano equi”.