Lo hanno dichiarato i consiglieri di minoranza, Partipilo, Rocchio, Comignani e Di Francesco, precisando che “basta leggere il ‘Programma Attuativo Regionale Fondo Sviluppo e Coesione – PAR FSC’, della regione Abruzzo che, con la Linea di Azione IV.1.2. ha dato seguito all’attuazione dei ‘Programmi straordinari per lo sviluppo delle raccolte differenziate, il recupero ed il riciclo’ e del ‘Programma straordinario per la prevenzione e riduzione dei rifiuti’. Dove è stato specificato che i centri raccolta devono essere ubicati in zone facilmente raggiungibili e fruibili , proprio per favorirne l’utilizzo, ma soprattutto gli stessi non possono essere realizzati in prossimità di discariche o siti similari”.
E la locazione di Pianacce sarebbe “su un’area ex discarica, sito censito e che, pur se non contaminato, non è bonificato, e la legge – continuano i consiglieri – vieta la realizzazione di luoghi di accesso al pubblico su aree non bonificate. Si ricorda a tal punto la bocciatura della stessa Regione alla scelta del Comune di Rocca San Giovanni alla realizzazione di una situazione similare, di accesso pubblico in discarica non bonificata A tal punto abbiamo posto il quesito, via email, al responsabile dell’ufficio Ambiente della Regione Abruzzo che ha confermato come, oltre a non esser pervenuta, ancora alcuna richiesta da parte del Comune di Silvi, per la fruizione del finanziamento, la location , da noi anticipata, non risulterebbe idonea alla realizzazione in quanto ricadente esattamente nella condizione di ex discarica non bonificata. Bonifica che , come per tutte le analoghe situazioni in tema di ambiente, richiederebbe tempo, ma soprattutto ingenti risorse economiche e permessistiche, assolutamente incompatibili con le tempistiche imposte dal finanziamento. Una ulteriore risposta alla incapacità di fruire e mettere a sistema le ingenti risorse economiche messe a disposizione della ex Giunta Comignani”
Partipilo, Rocchio, Comignani e Di Francesco concludo chiedendo di cambiare immediatamente “la scelta e si avviino le procedure , altrimenti, come per il Villaggio ,per la pista ciclabile, per la palestra di Silvi Paese, Silvi rischia di vedersi revocare i finanziamenti ottenuti e rimanere con un nulla di fatto”.