Silvi. “Apprendiamo dalla stampa, e non senza stupore, dell’avvicendamento tra marito e moglie alla guida della Consulta Giovanile Comunale di Silvi“. A dirlo sono Antonio Di Blasio, Segretario Partito Democratico di Silvi e Matteo Santarelli, Segretario Giovani Democratici del Cerrano che aggiungono: “evidentemente è un vizio dell’amministrazione Scordella quello di far rimanere tutto in famiglia”.
“Infatti, dopo le deleghe all’urbanistica e alla manutenzione passate dall’ex Assessore Gianpaolo Lella alla moglie Carmela Di Febo (operazione ardita volta a defenestrare l’assessore Giancola e a mantenere contestualmente la quota rosa in giunta), oggi registriamo un altro avvicendamento familiare con il Capogruppo della Lega Bruno Valentini che lascia la Presidenza della Consulta Giovanile Comunale a favore della moglie Alessia Losacco, nonché Capogruppo di Forza Italia. Il tutto tramite nomina diretta del Sindaco di Silvi Andrea Scordella, celebrante del rito civile che ha unito i due giovani coniugi e politici”.
“Peccato che il Presidente di Assemblea, da Statuto, andrebbe eletto (e non di certo nominato!) dall’Assemblea stessa. Peccato, inoltre, che lo Statuto vigente renda ineleggibili i Presidenti che sono stati nominati”, proseguono Di Blasio e Santarelli.
“Infatti, l’art. 13, ovvero quello che specifica i casi di ineleggibilità e di incompatibilità, afferma espressamente che “non possono far parte degli organi della Consulta giovanile coloro che svolgono attività istituzionale e/o di rappresentanza presso altri enti/organi civici, a tutti i livelli (circoscrizionale, comunale, provinciale, regionale, statale ecc..)”. Preso atto di ciò, come Giovani Democratici del Cerrano invitiamo il Consiglio Comunale di Silvi a sciogliere la Consulta in carica, promuovendo un nuovo percorso partecipativo che parta dall’approvazione di un nuovo Statuto, più rispettoso della vera natura della Consulta e più funzionale al perseguimento dei veri interessi dei giovani silvaroli”.
“In alcun modo, infatti, possiamo permettere che un organismo istituzionale come la Consulta Giovanile si trasformi in un permanente comitato elettorale asservito a pochi opportunisti impegnati in stucchevoli scalate politiche. Per porre fine a tutto ciò, come Giovani Democratici del Cerrano ci impegniamo a protocollare, nei prossimi giorni, una nostra proposta di Statuto da sottoporre all’attenzione di tutta l’assise civica”.
I consiglieri comunali Vito Partipilo, Rocchio Giovanni, Linda Angela Di Francesco, Francesco Comignani: “Sindaco incapace di gestire la cosa pubblica”. “Tralasciando l’aspetto in cui il marito si dimette da un incarico per poi cederlo alla moglie, a cui questa amministrazione ci ha ormai abituato, degno di un regime e non di un paese i cui eletti sono democraticamente scelti dalla cittadinanza o dagli aventi diritto, riteniamo che l’atto, di cui abbiamo fatto richiesta di accesso per visione dei riferimenti normativi utilizzati, sia illegittimo dal punto di vista procedurale”.
“Questo perchè”, continuano i consiglieri di minoranza, “il Presidente, in questo caso dimissionario e a sua volta come piu’ volte ribadito anch’esso incompatibile, deve essere eletto dalla nuova assemblea della consulta e non a nomina diretta del Sindaco; e non lo diciamo noi , ma lo dice lo stesso statuto in cui oltre alla impossibilità della nomina da parte del Sindaco , che pensa piu’ di essere un imperatore , la stessa nomina del Consigliere Losacco, moglie del predecessore Valentini, trovi riscontri nell’articolo 13 in cui esplicitamente rende ineleggibile e incompatibile la stessa, testualmente il citato articolo riporta che : “non possono far parte degli organi della Consulta Giovanile coloro che svolgono attività istituzionale e/o di rappresentanza presso enti/organi civici a tutti i livelli” figuriamoci se addirittura possono essere eletti presidenti. Ricordiamo che la stessa consigliere è anche Capogruppo di Forza Italia in seno al consiglio comunale e pertanto , ricopre ben due ruoli di rappresentanza nello stesso Consiglio”.
“Il Sindaco chieda scusa per l’ennesima pessima figura e ritiri l’atto o meglio si dimetta in quanto incapace di gestire la cosa pubblica e liberi Silvi da questa farsa amministrativa!”.