Silvi. A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo della direttiva europea “plastic free” e della sua successiva entrata in vigore a partire dal 14 gennaio 2022, il Partito Democratico di Silvi, in collaborazione con i Giovani Democratici del Cerrano, ha provveduto a protocollare un’articolata proposta di Regolamento comunale che si prefigge l’obiettivo di ridurre l’incidenza dei prodotti in plastica monouso, rivolgendosi in particolar modo alle strutture pubbliche e alle attività economiche che insistono sul territorio comunale.
Nello specifico, spiegano in una nota, “il Regolamento proposto va a promuovere un processo di transizione ecologica e di conversione economica che vincola gli edifici pubblici e incentiva le attività economiche a dotarsi di distributori di alimenti che somministrino esclusivamente prodotti con packaging biodegradabile e compostabile, oltre a limitare l’uso di bottigliette di plastica attraverso l’installazione di colonnine erogatrici di acqua potabile e altre bevande. Inoltre, il Regolamento vieta espressamente agli esercenti l’utilizzo di prodotti in plastica monouso finalizzati alla somministrazione di cibo e bevande nel corso degli eventi pubblici”.
«La nostra iniziativa» – dichiara il Segretario del Partito Democratico di Silvi Antonio Di Blasio – «dimostra, ancora una volta, l’attenzione che i Dem rivolgono ai temi concernenti la sostenibilità e va ad aggiungersi al pacchetto di proposte a sostegno dell’ambiente che abbiamo già protocollato lo scorso 11 febbraio».
«Quest’ultimo» – prosegue – «è articolato in 15 punti programmatici che, tra le altre cose, promuovono l’installazione di Isole ecologiche e cassonetti automatici per il riciclo PET, oltre che l’istituzione di un sistema premiante che vada a legare l’aliquota TARI ai risultati conseguiti in termini di raccolta differenziata, creando così un circuito virtuoso di creazione di valore all’interno del quale la sostenibilità economica della nostra comunità cittadina viene strettamente connessa a quella socio-ambientale».