Silvi. Continua il botta e risposta tra Sindaco e gruppo consiliare M5s in merito ai fondi che il Governo ha stanziato per la città di Silvi, pari a 128 mila euro. “Al contrario di quanto hanno dichiarato il Sindaco Scordella e l’Assessore Valloscura“, ha puntualizzato la consigliera pentastellata Simona Astolfi, “la nostra richiesta di Commissione è stata fatta Il 30.03.2020 (con tanto di PEC e divulgazione sui social!) mentre la delibera di Giunta (la n.52 riportata nell’avviso per l’assegnazione dei buoni spesa) è del 31.03.2020. C’era tutto il tempo per coinvolgerci e – chiaramente – saremmo arrivati a criteri più analitici ed in linea con la ratio della circolare della Protezione Civile e del Governo”.
“Sarebbe stato sufficiente individuare tre fasce di reddito al di sotto ai 30.000 euro e tarare l’importo dei buoni a seconda delle fasce di riferimento individuando buoni di importo più elevato alle famiglie con reddito più basso e gradualmente meno elevati per i redditi vicini alla soglia dei 30.000 euro. Il tutto con una semplice griglia da tre righe che avrebbe necessitato al massimo di quattro o, per i meno avvezzi al ragionamento, cinque minuti di discussione tanto è evidente la sua logicità e la sua semplicità”.
E ancora: “Ci fa sorridere l’idea che questa amministrazione ha delle Commissioni Consiliari, un’idea diametralmente opposta alla ragione per cui il legislatore le ha concepite: queste ultime servono proprio per evitare che un solo partito, quello di maggioranza appunto, decida sulle questioni più pregnanti. Le commissioni, poiché per loro natura sono composte anche dalla minoranza, garantiscono un pluralismo ideologico che, equilibrando i differenti pensieri politici, porta a risultati più vicini all’interesse della collettività…non di certo di partito! Ma a Silvi si ragiona al contrario quando si parla di democrazia e rappresentatività degli interessi. Se la nostra amministrazione poi si sente confortata dal fatto che altri Comuni hanno fatto le medesime scelte, noi non lo siamo affatto! La buona politica dovrebbe saper emergere con decisioni più eque e ragionate invece da affidarsi alle decisioni di massa dettate dalla fretta. La politica deve prendersi la responsabilità di scegliere”.
“I servizi sociali, già oberati all’inverosimile ed encomiabili per il lavoro che stanno svolgendo, dovrebbero solo mettere in atto le decisioni prese da coloro che sono stati eletti per prenderle”, ha concluso la consigliera Astolfi.