Silvi, anche Partipilo replica al Sindaco: “Chi deve cambiare atteggiamento è l’amministrazione”

Avrei voluto soprassedere alle mendaci e confusionarie prese di posizione di difesa della Lega nei confronti del Sindaco, ma proprio a causa delle clamorose inesattezze e altrettanto inopportune dichiarazioni, sono costretto a dover precisare e smentire in più punti faticando non poco”. Ad esordire così, il consigliere di minoranza del comune di Silvi, Vito Partipilo.

“In primis, relativamente alla cognizione di causa relativa alla sistemazione dei parco giochi; errata la mia appartenenza partitica e la malafede con cui segnalavo che un gioco (poi rimosso a seguito della mia segnalazione) fosse pericoloso per l’incolumità dei bambini soprattutto che frequentano il parco. Ricordo al coordinatore, di cui a fatica ricordo il nome, in quanto mai appartenuto alla vita politica e soprattutto sociale della nostra città che, anche se posizionato da noi, ben due primavere fa, il gioco se rotto, va rimosso.

Per il parco gioco di Silvi Alta, oggi 11 gennaio, agli atti non risulta alcun progetto, alcun atto di indirizzo e alcun atto di giunta di approvazione di un progetto integrativo per il ripristino del muro prospiciente e che, se cosi’ realmente pericoloso, da richiedere perizie e calcoli statici e interventi strutturali (come riportato dall’assessore di riferimento) mi chiedo, perché non si è proceduto con l’immediata chiusura del parco, in quanto frequentato quotidianamente da bambini.

Inoltre chiudo, dicendo che, la partecipazione e la condivisione e il cambio di atteggiamento lo deve avere in primis chi amministra; sul tavolo della maggioranza, giacciono da mesi, mozioni, importanti per la salute della collettività (impegno al proseguo dell’iter per la bonifica dell’amianto dell’area ex pollaio), azioni e proposte, di cui ad oggi il sottoscritto non ha ricevuto alcuna risposta. Siamo portatori di proposte della cittadinanza che quotidianamente ci chiede in merito alla vita politica e gestionale della città ed è sempre più vasta la cognizione che, oggi chi amministra è lontano dalla vita sociale del paese, lontano dai reali problemi e si limita alla prescrizione di Maalox, e similari, a chiunque osa contraddirne l’operato. Non è cosi che si aiuta la partecipazione cittadina e delle minoranze, anch’essa rappresentanza e numerosa della cittadinanza”.

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