Sant’Omero. Rischio chiusura anche per lo sportello di Banca Intesa San Paolo. Dopo la chiusura della filiale cittadina della Popolare di Bari, il centro di Sant’Omero rischia di perdere un altro servizio. A prefigurare questo scenario è il gruppo consiliare di minoranza Sant’Omero Futura, che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta ponendo alcuni quesiti al sindaco e di riflesso ha proposto un’azione comune per scongiurare tale eventualità.
“Dopo la chiusura dello sportello ex Banca Tercas, questa sarebbe un ulteriore débâcle a cui inermi stiamo assistendo nei ultimi anni”, si legge nell’interrogazione.
Un disservizio per i molteplici utenti privati e commercianti che giornalmente usufruiscono dei servizi forniti dagli istituti creditizi.
Quale sia la visione futura del nostro paese da parte dei nostri giovani amministratori non ci è benbchiara”.
“Da parte nostra”, si legge ancora nell’interrogazione, proponiamo di intraprendere in maniera urgente e unitamente, non a ridosso della chiusura come avvenuto in passato per la filiale della Banca Popolare di Bari –un’azione condivisa da parte di tutto il consiglio comunale per evitare tale chiusura.
Si coglie l’occasione per chiedere l’impegno del Sindaco, congiuntamente con il nostro gruppo di minoranza, affinché si avviino sin da subito degli incontri con i responsabili della Filiale, nonché con istituzioni sovracomunali come le associazioni di categoria imprenditoriali, artigianali, commerciali, i sindacati e con tutti i soggetti interessati, al fine di far rivedere e ridiscutere il piano di razionalizzazione che Intesa Sanpaolo ha messo in atto nel territorio provinciale nonché regionale e ad avviare tutte le iniziative possibili volte a coinvolgere altri istituti bancari e attività finanziarie interessati ad insediare nuove attività, come ad esempio prendere contatti in tempi brevi con qualche Istituto di Credito Cooperativo che possa essere intenzionato all’apertura di una nuova filiale presso il nostro capoluogo per cercare di evitare lo spopolamento oltre che abitativo anche finanziario.
Potremmo proporre, come ultima ratio, qualora non si riuscisse ad evitare la chiusura, di offrire all’Istituto di Credito la disponibilità da parte dell’Ente Comunale di un locale per l’istituzione di un’area self per prelievi e versamenti”.