Roseto, Operatori turistici e Pavone esultano per la sentenza sulla Tari

Roseto. “Un altro importante risultato è stato raggiunto e, come avevamo promesso ai rosetani nell’assemblea pubblica del Novembre 2017, siamo riusciti nell’intento di bloccare l’assurda decisione di penalizzare le famiglie e le attività produttive di Roseto a causa degli irresponsabili aumenti della Tassa sui rifiuti voluti dal Sindaco Di Girolamo e dalla sua maggioranza”.

E’ il commento di Bruno Pierandozzi, Roseto Incoming Associazione Operatori Turistici, Cooperativa Balneatori di Roseto e Pineto, Associazione Commercianti Assorose e Associazione Roseto Albergatori, ricordando che il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Abruzzo – Sezione Prima, con sede a L’Aquila, si è pronunciato nel merito del ricorso presentato dalle stesse associazioni contro la decisione inerente gli illegittimi aumenti della tassa sui rifiuti deliberati dalla maggioranza del Consiglio Comunale di Roseto nel mese di Marzo dello scorso anno in sede di approvazione del bilancio 2018.

“Una bocciatura – commentano gli operatori – netta e chiara, giunta all’indomani di un’altra importante decisione del TAR che ha letteralmente cancellato l’imposta di soggiorno introdotta a Roseto sempre per il 2018”.

I giudici amministrativi, nell’accogliere le tesi degli operatori, sono stati categorici dandoci pienamente ragione relativamente alla questione cruciale su cui era incentrato il ricorso ed affermando che: “…per ritenere inesigibili dei crediti è necessaria una preventiva verifica con esito negativo della possibilità di riscuotere il dovuto, per cui il risultato d’inesigibilità dei crediti non ammette spazi per valutazioni discrezionali…” e precisando inoltre che “ viola pertanto apertamente il dettato normativo l’aver convertito, da parte del Comune, dei crediti non ancora risultati inesigibili in un onere per i contribuenti”.

“Il TAR – aggiungono – quindi ha sancito, in modo inequivocabile ed accogliendo in pieno la tesi dei ricorrenti, che non si può richiedere a coloro che già pagano la tassa sui rifiuti anche le somme non pagate da altri contribuenti morosi, almeno fino a quando non è certo che chi ha un debito verso il Comune non è realmente in grado di non poterlo pagare. Di conseguenza i giudici hanno sentenziato l’annullamento della parte più importante della delibera, quella riguardante i costi e gli introiti dellaTari 2018, che prevedeva un aggravio di circa 560.000 euro a carico dei cittadini, somma che è andata ad aumentare il costo di una tassa sui rifiuti già esagerata. Eppure già nel marzo dello scorso anno in numerose occasioni, tra le quali l’affollatissima assemblea pubblica tenuta presso il Palazzo del mare, in qualità di rappresentanti delle associazioni, le stesse che poi hanno presentato il ricorso accolto dal TAR, consigliammo agli amministratori comunali di non proseguire su una linea e una posizione incomprensibile oltre che penalizzante per l’intera comunità rosetana. Ma il Sindaco e l’amministrazione decisero di andare avanti senza alcun ripensamento e, oltre a non essersi mai confrontati costruttivamente con nessuno, arrivarono ad assumere decisioni che, tra l’altro, erano esattamente opposte agli impegni presi nel programma presentato ai cittadini e depositato in Comune all’atto dell’elezione a Sindaco”.

“Oggi, oltre a manifestare la nostra soddisfazione per l’accoglimento del ricorso da parte del TAR, stiamo valutando le possibili iniziative da avviare immediatamente per permettere il rimborso da parte del Comune a tutti coloro che hanno già pagato gli aumenti relativi alla TARI 2018, oltre ad esaminare ulteriori azioni per estendere la decisione del TAR per rimborsare anche quei contribuenti che hanno pagato gli aumenti della Tari anche nell’anno 2017”, concludono.

 

“Dopo la clamorosa sentenza del TAR Abruzzo che ha dato ragione ai Consiglieri di opposizione ed alle associazioni turistiche bocciando l’istituzione dell’imposta di soggiorno per evidenti forzature ed illegittimità nell’iter procedurale di applicazione della delibera istitutiva, sull’Amministrazione rosetana guidata dal Sindaco, Sabatino Di Girolamo, si è abbattuta un’altra tegola, il TAR Abruzzo ha infatti dichiarato illegittimi gli aumenti stratosferici della Tari, la tassa sui rifiuti sempre per illegittimità dell’applicazione delle norme” sottolinea l’ex primo cittadino ed attuale Capogruppo di “Avanti per Roseto-Roseto al Centro”, Enio Pavone.
“In sostanza il TAR Abruzzo ha dato ragione, ancora una volta, alle associazioni di categoria ed ai Consiglieri comunali di opposizione che, con forza e con tutti i mezzi a loro disposizione in Consiglio, avevano cercato di far comprendere ad una “ottusa maggioranza” che le norme applicate per aumentare i costi del servizio di gestione della Tari, ricomprendendovi i crediti di dubbia esigibilità, non erano legittime” prosegue l’ex Sindaco della Città delle Rose. “Purtroppo però, anche in questo caso, il Sindaco Di Girolamo ed i suoi Consiglieri comunali, ahimè totalmente appiattiti sulle indicazioni che a loro vengono impartite e quindi senza nessuna possibilità di autonomia decisionale, hanno causato un grosso danno ai cittadini rosetani”.
“L’incredibile aumento della Tari che l’Amministrazione Ginoble-Di Girolamo ha decretato ed imposto ai rosetani dal 2017 in poi, dopo aver promesso invece in campagna elettorale la sua riduzione, e la conseguente bocciatura da parte del TAR rappresenta la certificazione ufficiale del totale fallimento politico-amministrativo, dell’assoluta incapacità del Sindaco, della Giunta e dei Consiglieri di maggioranza di amministrare una Città come Roseto degli Abruzzi” conclude Pavone. “Fallimento che sarà confermato domenica 10 febbraio 2019, in occasione delle elezioni Regionali, momento in cui i cittadini rosetani avranno la possibilità di dare il colpo finale a quaesti “dilettanti allo sbaraglio” e far sì che Marco Marsilio e la coalizione di centrodestra che lo sostiene possano governare l’Abruzzo e, a breve, possano riprendere anche la guida della nostra Città letteralmente “martoriata” dai tre anni di incompetenza, incapacità e pressappochismo messi in campo dall’Amministrazione monocolore Pd a guida Ginoble-Di Girolamo”.

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