Roseto. “Da quattro anni ormai cerco di utilizzare la mia funzione di consigliere d’opposizione per stimolare strategie turistiche a medio lungo termine, che si basino sulla condivisione di progetti di sviluppo integrati con tutto il tessuto economico che lavora nell’incoming a Roseto”.
E’ il commento del Consigliere Angelo Marcone, spiegando che “le dichiarazioni della Bruscia di quest’oggi dimostrano esattamente il contrario, ovvero una politica totalmente miope, che guarda a numeri incompleti ottenuti in un contesto globale del tutto casuale, non sfruttati a dovere e non interpretabili in modo strategico. In sostanza, l’assessore sta ammettendo l’incompetenza in ambito turistico della maggioranza PD – Italia Viva che governa la città. All’analisi annunciata in pompa magna sfuggono infatti due temi fondamentali, ovvero le motivazioni per cui tanti turisti hanno scelto Roseto ed il reale utilizzo che gli operatori fanno delle OTA (OnLine Travel Agency) come Booking.com”.
“E’ agli occhi di tutti – aggiunge – la povertà dell’agenda turistica rosetana, argomento peraltro del quale ho già trattato invitando il sindaco Di Girolamo a cogliere opportunità ed osare di più, come fatto da altre città della costa, mantenendo un elevato standard di sicurezza, per far si che quel po’ di turismo nuovo che ha intercettato la città possa poi diventare continuativo. Dobbiamo onestamente ammettere che la percezione turistica di Roseto, a confronto con molte altre aree ricettive italiane, è quella di una città tranquilla, poco affollata, che appare molto più sicura in tempi di pandemia. Una visione, appunto, legata ad un singolo triste evento, in aggiunta al quale nulla è stato fatto per creare un sistema positivo, di incoming virtuoso per il futuro. Allo stesso tempo, l’analisi basata sui dati di Booking.com non tiene conto della percentuale delle camere che ogni struttura sceglie di mettere in allotment (riservare) nel portale. Colgo l’occasione per raccontare il mercato dell’accoglienza all’assessore Bruscia, alla quale probabilmente sfugge il fatto che le strutture turistiche sono da un lato ‘obbligate de facto’ ad essere presenti su portali diffusi su scala mondiale, ma dall’altro soffrono le alte percentuali di royalties da riconoscere al portale stesso. Motivo per cui spesso ‘vendere’ alcune camere all’interno di OTA più o meno diffuse serve a promuovere poi il proprio sito istituzionale, attraverso il quale è possibile anche per il consumatore finale ottenere delle condizioni spesso migliori, bypassando intermediari. Quest’ultimo punto è una delle basi di partenza dal quale partono spesso le mie considerazioni in tema di promozione turistica locale.
“Basta capri espiatori, basta attribuire le responsabilità ad altri. Preso atto che il centro sinistra rosetano, sulla falsa riga di quello che succede a Roma, oggi non ha linea politica alcuna che non sia basata sulle poltrone e sulla paura, è necessario lavorare per far si che la città venga finalmente guidata da chi può, davvero, guidarla verso una nuova primavera. Il mio impegno va in quella direzione”, conclude il Consigliere Angelo Marcone.