Il bilancio 2019 presentato dal Governo Centrale è stato l’argomento che i vertici di Cgil, Cisl e Uil hanno affrontato in un affollato Palazzo del Mare a Roseto. Una manovra che presenta dubbi e perplessità e che non dà certezze per il futuro come ha spiegato Luigi Sbarra, segretario nazionale aggiunto della Cisl. Serve programmazione e soprattutto bisogna pensare al domani del Paese.
Quindi una progettualità organica, concordata con gli stati sociali, con la classe dirigenziale delle imprese, con i sindacati. Ne è convinto Giovanni Timoteo, segretario generale della Cgil Teramo.
E ci sono segnali forti sul fatto che serva una manovra correttiva, come ha sottolineato il segretario Sbarra. Per quanto riguarda l’aspetto pensionistico, quota 100 rappresenterebbe un parametro che favorisce solo una determinata fascia di lavoratori.
Quota 100 quindi penalizzerebbe soprattutto i lavoratori saltuari, quanti operano nel settore edile. Altro tema scottante è il reddito di cittadinanza. I sindacati temono che possa aumentare il numero dei poveri se distaccato da una corretta politica del lavoro.