Sulla vicenda è intervenuto su Facebook il sindaco Sabatino Di Girolamo: “Il Comune ha ricevuto due proposte in merito, una protocollata il 7 Agosto da parte della Pro Loco di Roseto ; la seconda protocollata solo il 9 Agosto, nella tardissima mattinata, da parte di un pirotecnico incaricato da alcuni operatori balneari e commerciali della zona nord del lungomare. La prima proposta della Pro loco prevede che l’accensione dei fuochi avvenga nei pressi del pontile a mare; la seconda proposta prevede che l’accensione avvenga in mare con zattere dinanzi la rotonda nord. Premesso che la idoneità dei due siti è soggetta al controllo di una speciale commissione della Prefettura, oltre che ad altri provvedimenti del circondario marittimo di Giulianova, personalmente ritengo che vada fatta una scelta a favore della prima proposta pervenuta dalla Pro loco”.
Secondo il primo cittadino “i preparativi per l’accensione dei fuochi sul pontile sono meno laboriosi e costosi rispetto ai preparativi per l’allestimento delle zattere in mare, sicché le poche risorse economiche esistenti possono essere spese per uno sparo più lungo, più innovativo e più scenografico. L’accensione dei fuochi sul pontile evita che un eventuale moto ondoso, anche di basso rilievo, faccia saltare lo svolgimento dei fuochi stessi, con rinvio ad altra data ; è noto infatti che il mare mosso rende le zattere instabili e conseguentemente pericolosi per il pubblico gli spari: sicché le autorità marittime, comprensibilmente, impediscono lo svolgersi dell’evento”.
I fuochi al pontile rappresentano per Di Girolamo “un ricordo simbolico del vecchio pontile, e cioè delle immagini notturne, suggestive e piene di colori, di una struttura che da decenni rappresenta la Città, e che sarà presto sottratta all’accesso per lo svolgimento dei lavori di ristrutturazione, recupero e riqualificazione. A coloro che mi rappresentano che la zona pontile è ricompresa nel territorio della Parrocchia del Sacro Cuore , rispondo che Maria Santissima Assunta in Cielo è patrona / protettrice dell’intera Città di Roseto e non solo della zona Nord; Ella non guarda certo ai limiti territoriali delle parrocchie cittadine, ma ha a cuore tutta Roseto e tutti i rosetani, così come tutti i credenti rosetani hanno Lei nel cuore ed in Lei confidano”.
Di Girolamo vuole “applicare, anzi ripristinare, un principio di ‘sana alternanza’. Le persone più anziane di Roseto mi hanno testimoniato in questi giorni che negli anni 60 / 70 era usuale la pratica di accendere i fuochi anche a Sud , in particolare nei pressi dello stabilimento ‘La Vela’. Ed allora perché non ripristinare una prassi di equità e giustizia; il ferragosto deve e può essere valorizzato ed arricchito dagli spari alternativamente nelle due zone geografiche della Città che è una ed unica, come Una ed Unica è Maria Santissima Assunta.
“Credo che, come anche altri anni, Roseto offrirà ai turisti e ai residenti una stupenda notte di ferragosto, ed auguro un sereno periodo feriale a tutti!”, conclude Di Girolamo.