“Trent’anni fa un moto impetuoso scosse la Germania, l’Europa e il mondo. Una ‘nazione-fantoccio’, costruita da uno Stato-regime con l’assenso, motivato dalla realpolitik, di tutti i vincitori della Seconda Guerra Mondiale, la Repubblica Democratica Tedesca, cedette di colpo, collassò come nessuno aveva potuto prevedere, si dissolse nel volgere di pochi giorni”, dichiara Gianluca Ragnoli Presidente Provinciale di Gioventù Nazionale.
“Di quella Repubblica – aggiunge – nazione nella quale nessuno dei suoi abitanti si riconosceva, ma tutti sentiva ostaggi, priva di identità e di storia, orribile campo di concentramento sorvegliato dalla più oscena e disumana polizia moderna, la Stasi, restarono gli orrori, non completamente conosciuti dal cosiddetto “mondo libero” dell’epoca, perpetrati da coloro che tutti consideravano i vassalli più fedeli dell’Unione Sovietica. Nella notte tra il 9 ed il 10 novembre 1989 Berlino si riempì di grida, rumori, canti. La folla che con il passare dei minuti cominciò istintivamente ad affollare le strade fino ad intasarle, attraversò con una frenesia incontenibile,fino a ritrovarsi al cospetto del Muro o nei suoi paraggi. Euforia allo stato puro. Un senso di libertà si sprigionò fino ad illuminare il cielo sopra Berlino con fiaccole e luci accompagnate da grida che mai più si sarebbero udite”.
“Sabato pomeriggio ricorderemo quel giorno, il 9 novembre 1989, con una festa di piazza a partire dalle 17,00, con una rappresentazione di un muro di cartone oltre che con vino e castagne, per rendere onore a quell’impeto di libertà che, mentre ciò che restava del muro crollava sotto il peso della storia, riempiva tanti giovani cuori di speranza. La speranza di avere finalmente riunificato il proprio paese, di poter aspirare ad una nuova vita, di poter respirare un’aria nuova. E’ quella speranza, che oggi, ci interessa, perché deve muovere la nostra generazione, troppo spesso addormentata o distratta”,conclude Ragnoli.
“Purtroppo anche al giorno d’oggi di muri ce ne sono ancora tanti, alcuni più subdoli poiché invisibili: quello della crisi economica, della finanza speculativa, della tecnocrazia, dell’immigrazione incontrollata, della globalizzazione, dell’emigrazione e disoccupazione giovanile, delle baronie universitarie, dello spread, del relativismo culturale, della teoria gender , della droga, quello del disimpegno, quello di chi antepone il profitto al resto, quello di un’ Europa che esiste solo in virtù delle grigie lobby di Bruxelles e della cartamoneta”, ha aggiunto Francesco Di Giuseppe Vice Presidente Nazionale di GN.
“Questa iniziativa si svolgerà in più di cento città Italiane per ribadire che trent’anni fa l’Europa ha reclamato e riconquistato la sua, Gioventù Nazionale non smetterà mai di combattere per difenderla”, conclude Di Giuseppe.