“Un atto di trasparenza – soiega Spazio Civico – che punta a mostrare ai cittadini quali sono le reali cifre di cui si parla per sgomberare il campo da tutte le polemiche strumentali e dal chiacchiericcio disinformato che ha caratterizzato gli ultimi giorni. Vogliamo sottolineare, inoltre, che questi numeri li avremmo resi noti a prescindere, in nome di quella chiarezza che ci ha sempre contraddistinto. Sempre per lo stesso spirito di trasparenza, vogliamo rendere pubbliche anche le cifre delle indennità percepite da chi ha guidato il Comune nelle precedenti tre consiliature, prima del nostro ingresso. Una scelta figlia della volontà di rendere chiaro, una volta per tutte, che l’amministrazione Nugnes è quella che andrà a percepire le indennità più basse delle ultime legislature”.
I gruppi di maggioranza rosetana precisano quindi che “dopo l’adeguamento sancito dalla Legge di Bilancio, il primo cittadino Mario Nugnes va a percepire una cifra mensile lorda pari a 4140,00 euro. Meno dei suoi predecessori, quindi, visto che sia Franco Di Bonaventura (2006-2011), Enio Pavone (2011-2016) e Sabatino Di Girolamo (2016-2021), percepivano mensilmente una indennità lorda di 4275,90 euro. Al netto della riduzione del 10% stabilita nel 2006, senza il quale avrebbero percepito ancora di più. Essendo le indennità degli altri amministratori (Presidente del Consiglio, Vicesindaco e Assessori) calcolata in percentuale sulla base da quanto preso dal sindaco, va da sé che anche questi ultimi, dopo la rideterminazione andranno a incassare una cifra inferiore rispetto ai loro predecessori”.
“Sperando che in questo modo sia chiarita ogni questione su questo presunto aumento, specifichiamo anche che la Legge di Bilancio ha previsto un maggior gettito dal Governo Centrale ai Comuni, proprio per sopperire a questo adeguamento. Considerate le polemiche, rimbalzate sia sui social che sulla stampa in questi giorni, come promesso abbiamo reso noti questi dati per spirito di trasparenza non tanto nei confronti delle opposizioni quanto dei nostri concittadini, nostri primi interlocutori”, conclude Spazio Civico.