Sant’Omero. Il gruppo consiliare di opposizione, Sant’Omero Futura, torna a pungolare l’esecutivo sulla vicenda legata al consigliere di maggioranza, Lorenzo Rastelli, e a quello che viene definito un conflitto di competenza, visto il contenzioso di natura amministrativo nato con l’azienda di famiglia.
Lo spunto è offerto dall’incarico legale (spesa 9mila euro), per resistere in giudizio al Tar dopo il ricorso presentato dall’azienda, per lo stop ai lavori di ampliamento di un capannone a Garrufo.
” A nostro parere ci sono tutte le premesse che questi costi potrebbero aumentare per la collettività”, scrive Sant’Omero Futura, “il tutto a causa, ribadiamo, per incompetenza da parte dell’Ente comunale in seguito ad un iter amministrativo totalmente errato, a partire dall’approvazione della nota variante al Prg per l’ampliamento di comparti nella zona artigianale-commerciale nella frazione di Garrufo e fino all’annullamento in autotutela della stessa, e per finire con l’avvio del procedimento di annullamento in autotutela del permesso di costruire, rilasciato per l’esecuzione dei lavori ad oggi sospesi.
Noi non ci stancheremo di continuare a chiedere le dimissioni del consigliere Rastelli che si trova in una situazione di palese conflitto d’interesse: come è possibile che lui in primis non compia questo atto dovuto alla collettività oppure che la stessa maggioranza non ne chieda le dimissioni. Attendiamo fiduciosi. Lorenzo Rastelli, in quanto consigliere, ha libero accesso a tutti gli atti d’ufficio, come da noi già più volte ribadito e, cosa ancora più grave, poter conoscere la linea di difesa dell’avvocato nominato dall’Ente”.
Atti mancanti. “Nei giorni scorsi”, prosegue la nota, “dopo aver fatto un accesso agli atti, abbiamo notato come nessun atto era stato protocollato nella data di arrivo e che mancano alcuni atti richiamati nel ricorso stesso.
Certi che sia stata una svista, vogliamo segnalare al Sindaco Andrea Luzii di rivedere bene l’iter per la protocollazione degli atti in arrivo per far sì che la trasparenza da loro stessi tanto decantata, sia a tutti gli effetti un modus operandi di questa amministrazione”.