“Le considerazioni del consigliere regionale Di Gianvittorio sulla vicenda del ponte sul Vomano sono una vera e propria strumentalizzazione elettorale in vista delle elezioni locali di domenica prossima. Le criticità che hanno determinato la fase di stallo da marzo scorso ad oggi sono relative al fatto che la ditta che aveva vinto l’appalto ha rinunciato. Quindi non c’è nessuna responsabilità dei sindaci di Castellalto e Cellino Attanasio, perché notoriamente gli organismi politici non si occupano di gare di appalto e affidamento dei lavori”. Sono le parole dei sindaci di Castellalto e Cellino Attanasio, Vincenzo Di Marco e Giuseppe Del Papa.
“Circa 2 mesi fa, dopo la decisione della Provincia di concedere il recesso alla ditta, i sindaci, manifestando preoccupazione e vivo interesse per le sorti dell’opera, hanno chiesto con una lettera un incontro ufficiale al Presidente della Provincia, il quale ancora non risponde ufficialmente alla richiesta in questione – proseguono – Per questo appare molto evidente che l’uscita di Di Gianvittorio è solo un attacco elettorale, che gioca a fare il poliziotto cattivo, mettendo solo in difficoltà il presidente della Provincia di Bonaventura, che deve invece deve ascoltare il territorio e dare un indirizzo ben preciso agli uffici della provincia per trovare una soluzione a favore della vicenda. I sindaci invitano il consigliere regionale a preoccuparsi delle questioni che attengono alla regione, come il mantenimento del finanziamento. Se dovesse venire meno questo, allora davvero ci sarà una sollevazione popolare della vallata del Vomano”.
E ancora: “Le nota diffusa da Di Gianvittorio è deprecabile, inopportuna e strumentale e non si adegua al suo ruolo istituzionale che ricopre, che invece richiede equilibrio e interessamento vero per il territorio e non azioni per speculare qualche voto alle elezioni che si svolgeranno fra qualche giorno. I sindaci di Castellalto e Cellino Attanasio, non vogliono perdere tempo in polemiche, ma vogliono al contrario trovare una soluzione per la realizzazione dell’opera e superare nel più breve tempo le criticità emerse, chiedendo rispetto per le comunità che rappresentano”.