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Politica Teramo

Pineto, Verrocchio replica all’opposizione su consiglio saltato: ‘maggioranza non rischia’

Pineto. “Nessun rischio per la tenuta della maggioranza, il massimo impegno (dimostrato con i fatti) per risolvere i problemi legati al commercio, il pieno rispetto delle norme che regolano il Consiglio Comunale e una stoccata a coloro che «remano contro gli interessi generali della città, con il solo scopo di portare avanti il propri interessi politici”.

 

Non si è fatta attendere la risposta del Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, alle accuse lanciate dall’opposizione all’indomani dell’assise civica saltata per la mancanza del numero legale e chiamata a trattare l’importante tema del commercio in città.

Un tema che, fa sapere il sindaco, non è stato affatto accantonato, ma che verrà affrontato già domani. “Per la convocazione di consiglio comunale, così come per la convocazione di ogni altro organismo istituzionale pubblico o privato, la norma prevede una prima e seconda convocazione, proprio per consentire all’assise di operare in seconda seduta in caso di assenze nella prima – sottolinea il Sindaco – Pertanto, l’ordine del giorno in oggetto verrà regolarmente riproposto in seconda seduta domani alle ore 18. In merito alle assenze della maggioranza, alcune di esse sono state preventivamente comunicate e derivano da cause di forza maggiore. Chi ha scelto invece di non essere presente al Consiglio o di non rimanerci facendo venir meno il numero legale, inclusi i consiglieri di minoranza, oltre ad aver agito per evidenti logiche di contrapposizione politica, ha dimostrato anche scarso rispetto per un tema importante per il nostro territorio quale il commercio”, la stoccata del primo cittadino pinetese.

Verrocchio difende poi il lavoro fatto dalla sua amministrazione e la bontà del percorso intrapreso, volto a raccogliere le esigenze di tutti gli operatori, con il solo scopo di favorire e tutelare il commercio cittadino. “l’argomento principale di cui si sarebbe discusso era il regolamento per il commercio su aree pubbliche su cui l’amministrazione comunale, in particolar modo la consigliera Massimina Erasmi insieme agli uffici e alle stesse associazioni che ringrazio, sta lavorando da mesi – dice ancora Verrocchio – Si tratta di uno strumento fondamentale ed indispensabile per il comune di Pineto e che andrà a disciplinare tutti gli aspetti del commercio su aree pubbliche (non di proprietà), dai chioschi, ai rivenditori ambulanti, alle fiere, fino ad arrivare ai mercati settimanali tra cui il mercato del sabato sui cui vi è una interminabile discussione da anni. Premesso, che tutta l’amministrazione crede fermamente nell’importanza di avere un mercato al centro cittadino, nello stesso tempo, un Sindaco non può essere sordo rispetto a quelle che sono le proteste, le lamentele e richieste di aiuto degli operatori a ‘posto fisso’, ovvero delle attività economiche del posto, commerciali o turistiche siano».

Infine, Verrocchio, ribadisce l’impegno messo in campo dalla sua amministrazione nel percorso di condivisione delle scelte con tutti gli attori coinvolti nella vicenda. “Se da una parte c’è il legittimo interesse dei singoli ambulanti che vengono a svolgere le loro attività a Pineto da anni, dall’altra parte, c’è l’altrettanto legittimo interesse di chi ha investito e cerca di mantenere in piedi un’attività al centro – conclude il Sindaco – di coloro che cercano di continuare a dare servizi o tenere aperta con sacrifici una serranda al centro del paese nonostante le enormi difficoltà che sono costretti ad affrontare. Per questo motivo, successivamente a questo regolamento, la volontà è quella di sperimentare una dislocazione di una sola parte del mercato del sabato, su alcune vie secondarie, per i soli mesi estivi. Chiedo pertanto a tutti i protagonisti di questa estenuante discussione di saper e voler andare oltre la personale visione e i propri interessi, ed aiutare questo processo di ricomposizione tra le associazioni e tra gli operatori del commercio, piuttosto che godere nel cercare una sua complicazione, anteponendo ancora una volta gli interessi politici di parte agli interessi generali della città di Pineto”.