Un’indubbia bellezza architettonica ma anche un importante valore sociale ed economico per la città. Inoltre, è ancora vivo il ricordo della ormai storica “Taverna Garden”, per molti anni luogo d’incontro di tanti giovani. Essa è stata una delle prime “Discopub” della costa adriatica. Stiamo parlando del periodo compreso tra gli anni Settanta e Novanta.
Un palazzo tutto da scoprire ed ammirare, in ogni minimo particolare. Un edificio commissionato dal lucano Fabrizio Padula per omaggiare la propria moglie, originaria di Atri ed innamorata di Venezia, questo spiega il perché dello stile moresco veneziano.
In alto, una statua della Vittoria Alata impreziosisce il terrazzo. Bassorilievi ed epigrafi sono posizionati dappertutto. Assolutamente da notare anche l’incisione in bronzo che riporta i nomi di quanti presero parte, materialmente, alla costruzione: Giuseppe Santarelli, primo muratore, Giuseppe Coletti cementista, Antonio Coletti secondo muratore, Raffaele Sangiacomo falegname. Un gesto molto bello e significativo, perché di solito si citano architetti ed ingegneri. Anche in questo il palazzo si distingue da tutti gli altri.
Oggi l’immobile, chiuso da circa vent’anni, versa in stato di fatiscenza generale. Le condizioni di degrado, protrattesi nel tempo, hanno causato, oltre che la precarietà strutturale, anche una situazione igienico-sanitaria non consona al decoro di un centro cittadino, ma soprattutto di una località turistica. Da qui la necessità di un recupero dettato anche, e soprattutto, da esigenze di decoro architettonico.
Negli ultimi anni l’Amministrazione comunale si è impegnata tantissimo affinché si trovasse una soluzione per far tornare a splendere l’affascinante palazzo. Una soluzione che unisca le esigenze turistiche con quelle storiche, paesaggistiche e di restauro conservativo, “Abbiamo avuto molti incontri con la proprietà – spiega il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio – un grande lavoro sinergico per arrivare al progetto. La struttura non ha un vincolo storico ma sull’area insiste comunque un vincolo paesaggistico. Il suo recupero deve mantenere il più possibile l’originale struttura dell’immobile in modo tale da non alterare il fascino ed il valore storico. Inoltre, gli interventi di restauro devono tener conto delle normative sulla sicurezza e soprattutto dei nuovi standard per le strutture ricettive. Si tratta di un intervento che restituirà alla nostra città una tra le più antiche ed importanti strutture a livello turistico, storico e architettonico della regione. Per questi motivi – conclude il Primo Cittadino – ringrazio la proprietà che, comprendendo appieno l’importanza dell’intervento di recupero, dovrà affrontare un gravoso onere finanziario”.
“Dopo un lungo e proficuo lavoro si è finalmente giunti – dichiara il consigliere delegato Alberto Dell’Orletta – a deliberare l’ammissibilità del progetto di recupero della struttura presentato dall’attuale proprietà. Si tratta di un intervento urbanistico consistente ed in variante al PRG, pertanto si configura tecnicamente come “programma complesso di iniziativa privata”. A breve sarà convocata una Conferenza di Servizi con la Soprintendenza di Chieti per il previsto parere di competenza riferito al vincolo paesaggistico. Successivamente, ci sarà la proposta di approvazione definitiva in Consiglio Comunale. Il centro di Pineto – conclude Dell’Orletta – ha bisogno di rimettere in piedi diverse situazioni legate al recupero di edifici storici, ormai da diverso tempo ferme. Abbiamo ancora tanto da lavorare, ma la strada è intrapresa è sicuramente quella giusta.”