Teramo. La Tercoop ha convocato una conferenza stampa a seguito della nota congiunta di Mauro Pettinaro segretario generale della Filcams Cgil e Luca Di Polidoro della Fisascat Cisl Abruzzo Molise “nella quale con toni trionfalistici si annuncia la salvaguardia dei posti di lavoro tramite la clausola di riassorbimento del personale, come previsto dall’art. 50 del codice dei Contratti Pubblici e non per grazia ricevuta”, si legge in una nota della cooperativa che gestisce i parcheggi.
La conferenza è stata indetta per “illustrare e denunciare l’ultimo e forse definitivo atto discriminatorio nei suoi confronti, con l’indizione di una gara di appalto della quale si conosce già il nome del vincitore, a prescindere dalle offerte che saranno presentate dagli altri concorrenti (diritto di prelazione per una gestione di otto anni dei parcheggi a pagamento senza rischi economici a carico del concessionario)”.
La Tercoop, “costretta a lavorare in perdita per circa 10 anni a seguito di una ingiustificata e ingiusta riduzione di stalli a pagamento, ha proposto al Comune di Teramo ben tre progetti di Partenariato Pubblico-Privato (nel 2013, 2015 e 2017) con i quali oltre a salvaguardare tutti i posti di lavoro avrebbe garantito il massimo interesse pubblico. Un quarto progetto non è stato presentato a causa dell’ostracismo del Dirigente del V settore che si è rifiutato di fornire i necessari chiarimenti finalizzati alla corretta stesura del relativo piano economico-finanziario”.
E ancora: “Ai sindacati che lodano e incensano il proprio operato, vantando di aver sempre lottato per garantire i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ricordiamo che la Tercoop sarà costretta a tutelare quei diritti calpestati nell’indifferenza o con la complicità dell’Amministrazione Comunale e degli stessi Sindacati CGIL e CISL, in un Tribunale e nelle sedi giudiziarie preposte. “Il principio di imparzialità sancisce l’obbligo per la Pubblica Amministrazione di evitare ogni discriminazione e arbitrio nell’attuazione dell’interesse pubblico. Il divieto di qualsiasi favoritismo e l’illegittimità degli atti amministrativi emanati senza previa valutazione di tutti gli interessi, pubblici e privati”.