Atri. “Il balletto delle chiusure e riaperture dei reparti all’Ospedale S. Liberatore è uno spettacolo veramente raccapricciante, esempio di cattiva amministrazione sanitaria oltre che di un vero accidente della salute pubblica”. Così il circolo del Partito Democratico Atri.
“Alle nostre preoccupate domande e considerazioni sulla mancata riapertura dei reparti, è seguito il solito comunicato del Municipio, comunicato congiunto con i vertici teramani della ASL, strappato ancora una volta dal Sindaco Ferretti che se ne vanta. Si danno rassicurazioni sulla riapertura della Pediatria e Fibrosi cistica e non sulla Cardiologia, Urologia, servizio di Anestesia e sulla cronica carenza di personale. E ci risiamo fino alla prossima riconversione! Ma la cosa preoccupante e inaccettabile è quel “salvo peggioramenti della curva epidemiologica” che confessa il prossimo balletto al quale siamo tutti invitati. Non si vuole capire!”.
E ancora: “Sindaco! Il Consiglio Comunale Le ha affidato un documento politico unitario che risolve per sempre questo problema della conversione e riconversione dei reparti, questo balletto indegno, questo spreco di denaro ed energie, questo modo di denegare la salute spargendo confusione tra gli operatori della struttura e la popolazione.
Cosa ne ha fatto? E’ ora di finirla! La soluzione è quella di avere un presidio Covid separato e sempre operativo nel vecchio Ospedale, mantenendo intoccabili i reparti che operano nella normalità. Sindaco! Non riesce a far passare questa impostazione, questo semplice concetto logistico? Vogliono spendere altrove? Allora il suo ruolo è quello di mettersi alla testa, quale Sindaco del Comune sede del S. Liberatore, del Comitato dei Sindaci del Comprensorio per una azione di battaglia politica per far prevalere questa impostazione così limpidamente giusta. Lo farà? Allora lasci il cappello a casa, si rivesta di autorità anche con i forti oltre che con “gli amici” e noi la sosterremo”.