Il 21 gennaio 1921, a Livorno, nel teatro San Marco, venne fondato il Partito Comunista d’Italia, a seguito della scissione dal Partito Socialista.
In quello storico congresso erano presenti anche tre delegati teramani, i frazionisti furono infatti Adolfo Lalli, Zaccaria Narcisi e Nicola Ercolani, di fatto i fondatori del nuovo partito nel teramano. A Livorno, quel giorno di cento anni fa, dopo la relazione del comunista Umberto Terracini, poi Presidente dell’Assemblea Costituente, che annuncia la costituzione del partito, tanti furono i delegati che aderirono tra i quali Amedeo Bordiga, Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti. I teramani Lalli, Narcisi ed Ercolani da Livorno in poi costituiranno in città e in provincia il gruppo dirigente nei primi anni dell’attività del partito. A loro si affiancheranno molti giovani tra cui Ercole Vincenzo Orsini e Giovanni Melarangelo a cui fu affidato il ruolo di primo segretario dei giovani comunisti.
Nella giovanile, in particolare, lavoreranno nella clandestinità fino alla Resistenza, Adamoli, Gelasio (futuro Sindaco di Genova) e Aldobrando, Berardo Taddei e tanti altri militanti, che riuscirono a organizzare un forte partito, attivo in provincia per tutto il ventennio fascista, anche e sopratutto durante le persecuzioni.
La prima sede del Partito Comunista d’Italia a Teramo fu in via Cesare Battisti, all’attuale civico 70, e rimase aperta fino a quando i regime fascista non mise fuori legge le organizzazioni politiche e fu luogo di dibattito e formazione politica e culturale di tantissimi futuri dirigenti politici e militanti della Resistenza. Il centenario del Congresso di Livorno è un anniversario storico che ha visto protagonista anche il nostro territorio, perché da lì, attraverso l’impegno di tante generazioni di attivisti, si è sviluppata una passione politica che ha portato ad avere nel Pci teramano, tra il 1921 e il 1991, una organizzazione che per iscritti e voti è stata tra le più grandi nel sud Italia.