Il sindaco di Montorio al Vomano, Fabio Altitonante, ha incontrato questa mattina il presidente del CdA della Ruzzo Reti, Alessia Cognitti, per fare il punto della situazione dopo l’insediamento del primo cittadino.
Sul piatto, i pagamenti che la società acquedottistica deve al Comune e le polemiche sulla campagna elettorale, quando settimane fa, mai citandolo espressamente, Altitonante ha “bacchettato” il vicepresidente della Ruzzo Reti, Alfredo Grotta, per l’appoggio all’ormai ex candidato sindaco Alessandro Di Giambattista.
“Le infrastrutture idriche affidate alla Ruzzo Reti sono state e sono ancora pagate dal Comune di Montorio – ha detto Altitonante – Il Gestore del servizio idrico, cioè la Ruzzo Reti, ha assunto su di sé tutte le passività dei Comuni, compresi i mutui. La Ruzzo Reti ha stipulato una convenzione con il Comune di Montorio per il rientro di circa 1 milione di euro per somme accumulate fino al 2018, che la società sta pagando regolarmente. Per le infrastrutture idrauliche ci sono altri finanziamenti pari a circa 800 mila euro fuori convenzione. Nell’incontro di oggi abbiamo avuto la garanzia che entro pochi giorni la società pagherà al Comune la rata del 2019 ed entro novembre anche quella del 2020 per un totale di circa 171 mila euro”.
Per Altitonante, “abbiamo una crisi finanziaria, non ci possiamo permettere ritardi. Il Comune sta pagando circa 100 mila euro al mese per un prestito obbligazionario con scadenza nel 2025. Con il Presidente della Ruzzo Reti, Alessia Cognitti, abbiamo iniziato a valutare anche la possibilità di stipulare una nuova convenzione a copertura delle somme dal 2019 in poi”.
Sulla questione della campagna elettorale, “ho evidenziato un concetto molto semplice: è una responsabilità della politica e dei sindaci indicare i propri rappresentanti all’interno della Ruzzo ed è giusto che ognuno sia libero di sostenere chi vuole, è bellissimo impegnarsi per il proprio Comune. È un errore verso i cittadini e la stessa azienda, a mio parere, fare campagna elettorale con la bandiera della Ruzzo Reti, attraverso il proprio ruolo nel CdA. Chi lo ha fatto, dovrebbe fare un passo indietro”.