“Giungo alla conclusione che Guizzetti soffra di ansia da minoranza: non si riesce a far passare più di 5 giorni senza che pubblichi i suoi proclami, quasi che il suo elettorato possa pensare che non sappia fare opposizione”. A dirlo il sindaco di Montorio al Vomano, Mario Facciolini.
“Dunque sarei di centro-sinistra, poi di Forza Italia, civico e, per ultimo, della Lega. In un anno e mezzo, con le varie campagne elettorali che si sono succedute, ho presenziato a diversi incontri pubblici: con D’Alonzo candidato alle regionali, con lo stesso Guizzetti alla presenza del suo capolista e dell’on. Legnini, con i candidati alla Regione per Forza Italia in occasione dell’intervento dell’on. Gelmini: e tengo a precisare che in quest’ultimo caso non mi sono mai dichiarato di Forza Italia; tantomeno lo avrei mai fatto con un esponente locale di questo partito che come al solito non perde l’occasione per manifestare la propria avversione nei confronti del sottoscritto. Un’avversione di certo dovuta al fatto che non ha avuto spazio nelle liste elettorali di “Montorio che vorrei”.
E ancora: “Aver partecipato a questi incontri pubblici, così come a quello più recente della Lega a Chieti, non fa di me un tesserato di questo o di quel partito e credo che un primo cittadino debba ascoltare e recepire eventuali opportunità per il proprio paese, da ovunque esse arrivino. La questione è più semplice di come qualcuno inutilmente si sforza di rappresentarla e semmai in futuro decidessi di fare scelte politiche precise in merito, i miei cittadini saranno, solo per una questione di trasparenza, i primi ad esserne partecipi. Chi si ostina a supporre e giudicare lo fa perché non vuole vedere la realtà della questione: sono stato eletto sindaco non perché appartenente a questo o quel partito ma semplicemente per la fiducia che i cittadini mi hanno dato. È oltremodo incredibile come certe affermazioni provengano da chi in passato si è fatto eleggere in una lista civica in contrapposizione al PD diventando poco dopo il fautore del rientro in quel partito di parte dell’amministrazione “Si può fare” generandone la caduta e sottoponendo il paese al commissariamento”.
Facciolini conclude sottolineando che “Montorio ha un solo sindaco, non due, che non ha tessere di partito: continuare a mettere in dubbio le mie capacità decisionali equivale ad un insulto, considerando anche le mie soddisfazioni professionali e di vita trascorsa. Infine, a proposito di storia: la stessa, nell’arco di pochi mesi ha certificato il fallimento politico del consigliere Guizzetti e delle compagini che ha appoggiato a diversi livelli: dalle elezioni politiche a quelle locali. Se la storia del nostro paese è cambiata, tra i colpevoli uno c’è sicuramente: basta che si guardi allo specchio”.