Martinsicuro. “Spiace constatare che l’interesse di alcuni alla tutela delle alberature della Statale 259 è limitata solo ed esclusivamente per ritorno di natura politica”.
Inizia così una nota del Movimento 5 Stelle di Martinsicuro, che esprime le proprie considerazioni sul taglio degli alberi e sulla tutela delle stesse essenze arboree su viale Risorgimento e sulla oramai ex provinciale della Val Vibrata.
Considerazioni che poi fanno leva su alcune domande.
“Dove erano queste persone durante il taglio degli alberi effettuato nel tratto tra Nereto e Sant’Omero?”, si legge in una nota. “Dove erano tra ieri e l’altro ieri quando l’Anas insisteva a falcidiare gli alberi poco vicino al casello dell’autostrada Val Vibrata, tra il Baffo Rosso e il Brico, in direzione Corropoli?
Allargando un po’ il riferimento temporale, non si è levato nemmeno un lamento poco più di 2 mesi fa, quando l’Anas tagliava gli storici alberi dell’altopiano delle 5 miglia. Dov’erano costoro?
Per contro, abbiamo assistito alla solita corsa alle medaglie, suggellata da un laconico comunicato del “Comitato riqualificazione via Risorgimento Porta della Val Vibrata” che in chiusura recitava testualmente: “Ogni iniziativa al di fuori di questo dialogo costruttivo non è utile al raggiungimento dello scopo”, in cui con il termine dialogo si faceva riferimento all’incontro avvenuto tra i sindaci Casciotti, Pollastrelli e Vagnoni, l’Assessore Pepe, il referente di Anas Abruzzo ed il comitato.
Sostanzialmente è stata una mossa ad assicurarsi l’esclusiva, un po’ come dire “la direzione si riserva il diritto di ingresso”, su un tema che interessa tantissimi cittadini, cittadini che proprio per l’occasione si sono ritrovati in un sit-in il giorno 6 gennaio appunto in Via Risorgimento dove, guarda caso, il comitato “esclusivista” ha fatto mancare la sua presenza.
Qualcuno forse ci sarebbe potuto rimanere male?
La critica. In fin dei conti dare supporto concreto ad una causa, anche se già seduti ad un tavolo di trattativa, non sarebbe stata la fine del mondo. Anzi, sarebbe stato un gesto di compattezza, dato che una settimana prima, all’assemblea tenutasi alla sala comunale di Martinsicuro, si reclamava coinvolgimento e partecipazione.
Noi ci siamo stati, sia lì che al sit-in, e ci siamo anche in Parlamento, visto e considerato che la nostra portavoce Valentina Corneli sulla vicenda ha presentato un’interpellanza parlamentare ai Ministri dell’Ambiente e delle Infrastrutture.
Non essendo a caccia di medaglie o di tornaconti più o meno immediati, ci siamo messi a disposizione fornendo tutti i riferimenti del nostro intervento a Roma.
Ci dispiace che il clima di collaborazione che si era prospettato dopo il primo incontro a Martinsicuro, sia poi naufragato per i soliti motivi legati alla riscossione di consenso”.