” La maggioranza forse non ha ancora chiara la differenza tra campagna elettorale e attività amministrativa”.
Usa questo accostamento il gruppo di Città Attiva per replicare alle considerazioni, indirette, emerse nella nota con la quale l’amministrazione comunale di Martinsicuro ha illustrato i dettagli relativi agli investimenti fatti con il tesoretto relativo alle polizze di Spassopoli.
Trasparenza. “Se davvero volevano mettere in campo un’operazione di trasparenza e vicinanza ai cittadini”, si legge in una nota, “potevano tranquillamente raccogliere la nostra richiesta di fine agosto e convocare un consiglio comunale aperto su questo argomento senza limitarsi, invece, con grande supponenza, a sostenere in consiglio che la destinazione di entrate straordinarie non poteva essere oggetto di un’assemblea in cui i cittadini potessero esprimere le priorità da seguire “.
Le spese. “E’ palesemente errato”, si legge ancora, ” addebitare spese aggiuntive per la rimozione dello spiaggiato all’amministrazione guidata da Paolo Camaioni e questo perché circa la metà dell’importo coperto deriva da interventi effettuati dalla fine del mese di luglio, quindi ben oltre la data del loro insediamento. Riguardo gli oneri per l’energia elettrica, è stato chiaro fin dall’inizio come si fosse in presenza di comportamenti non attenti e si era chiesto in consiglio di mettere in campo tutte le azioni necessarie per definire i motivi che li avevano causati: lecito supporre che nulla sia stato fatto, per cui torneremo a sollecitare tali verifiche”.
Il bilancio. “Ricordiamo alla Giunta Vagnoni-Tommolini che accantonamenti extra, assestamenti e rideterminazioni delle poste di bilancio sono purtroppo fisiologici per i Comuni, in ragione di eventi spesso non prevedibili o variazioni normative che incidono talvolta pesantemente sulle possibilità di spesa. Noi ne abbiamo affrontati diversi e molto pesanti come il tristemente noto debito Flajani che negli ultimi due anni ha inciso in maniera fortemente negativa sui progetti di investimento nella nostra città”.
Il tesoretto. “Loro hanno avuto a disposizione un tesoretto di un milione e seicentomila euro. Ed hanno anche il coraggio di lamentarsi. Tra l’altro, a voler essere precisi, il debito fuori bilancio di 50.000 euro è inesistente, in quanto le somme riconosciute ai Franchi nell’ultima variazione di bilancio del 2017 erano abbondantemente coperte; anzi, sono state liberate ulteriori risorse che costoro hanno potuto aggiungere al resto, grazie a precedenti accantonamenti fatti in sede di bilancio di previsione dalla nostra amministrazione.
Per quanto riguarda, infine, i 53.000 euro per spese legali legati all’incasso della polizza, dichiarando che “sono spese che si potevano evitare” si entra davvero nel surreale. Il Sindaco è un avvocato, per cui avrebbe potuto contestarle al collega se le riteneva non dovute.
Per chiudere, e sempre per capire cosa si intende per trasparenza e per mantenere le promesse, l’assessore Tommolini, in campagna elettorale, ha ripetuto più volte che se avesse amministrato avrebbe convocato un Consiglio aperto ogni mese. Ad oggi, dopo circa 8 mesi, ne ha totalizzati zero. Il problema è che martedì 20 febbraio saranno 60 giorni che non se ne convoca nemmeno uno ufficiale”.