Teramo. Anche una nutrita delegazione della FLC CGIL Teramo ha partecipato alla manifestazione di sabato 16 ottobre a Roma.
“I fascisti sono tornati e cento anni dopo hanno assaltato gli stessi simboli: il sindacato, la CGIL, il motore della partecipazione dei lavoratori alla costruzione dello Stato e al riconoscimento dei diritti”, dice il sindacato teramano in una nota. “Si combatte il consenso al fascismo attuando l’articolo 3 della Costituzione in maniera sostanziale, e non formale. Uguaglianza fra uomini e donne, fra persone di pelle diversa, valorizzazione delle differenze e redistribuzione della ricchezza, in un Paese che rischia di accentuare l’abisso che separa ricchi e poveri”.
“La scuola, è il vero presidio culturale del Paese. La cultura apre le menti e rifugge le intolleranze. Il ruolo del nostro sistema d’istruzione è fondamentale per la crescita di cittadini consapevoli legati ai principi della nostra Costituzione Mentre il fascismo brucia la cultura: il fascismo si combatte con più cultura. Una cultura che contribuisce a formare cittadini consapevoli capaci di partecipare attivamente alla vita democratica per rimuovere le cause delle diseguaglianze. Anche per questo insistiamo nel chiedere risorse per una scuola pubblica di qualità”.