Lavori sul lungomare di Roseto: “è ora che il sindaco Nugnes fornisca spiegazioni a tutti”

I lavori sul lungomare Roma a Roseto degli Abruzzi aprono campo alle critiche dei consiglieri di minoranza Nicola Petrini e Teresa Ginoble.

 

“La massima espressione della tanto decantata competenza del gruppo di lavoro di Nugnes è stata quella di avviare i lavori sul Lungomare Roma senza nessuna corretta valutazione della tempistica di conclusione. Oggi, a metà della stagione stiva, il cantiere risulta essere completamente fermo ormai da diverse settimane e non è dato di sapere il perché”, esordiscono i due consiglieri.

È evidente che su questa opera insistono delle criticità ed è ora che il sindaco Nugnes fornisca le dovute spiegazioni a tutti. Non si riesce a comprendere la ratio alla base di questa scelta che ha deturpato in modo irreparabile l’area dinanzi alla storica Pineta Celommi. Il capriccio dell’amministrazione di pedonalizzare l’area, decisione non condivisa né con la minoranza né con i rosetani mediante una preventiva riunione aperta a tutti, ci ha imposto coercitivamente la rinuncia definitiva ad alberi secolari, strappati via dal terreno con il conseguente azzeramento del tanto amato cuore verde litoraneo, e la perdita di decine di posti auto, fatto che ha reso ancor più critico l’annoso problema dei parcheggi a Roseto’’ proseguono Petrini e Ginoble, evidenziando i risvolti legati alla realizzazione dell’opera.

“Il sindaco Nugnes e il vicesindaco Marcone, con tanto di assessori annessi, girano in lungo e in largo alla ricerca della miglior location per realizzare dei mini-cortometraggi autocelebrativi (forse aspirano ad una carriera da documentaristi) ma si guardano bene dall’andare ad immortalarsi dinanzi alla recinzione di quello che è un deposito a cielo aperto di materiali edili e di attrezzi e macchinari da lavoro. Lo spettacolo che offre il Lungomare Roma è triste e avvilente e ancora più triste e avvilente è il silenzio che giunge dal Palazzo di Città”.

“La risposta che Nugnes è riuscito a dare a cittadini e turisti è stata quella di offrire un polveroso spazio per la sosta dei veicoli, non illuminato e distante dal centro cittadino, il quale a nostro avviso ricade nella logica del do ut des che condurrà a breve ad una nuova e imponente cementificazione di quell’area’’ aggiungono i consiglieri. La speranza è che questa svolta si arresti il prima possibile perché i rosetani hanno compreso qual è la vera indole di questa amministrazione e non sono disposti ad accettare che Roseto continui ad essere distrutta in questo modo. Se è vero, come recita una famosa locuzione latina, che la “Voce del popolo è la voce di Dio”, allora per Nugnes e la sua amministrazione il destino appare irrimediabilmente segnato’’ concludono Petrini e Ginoble.

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