Così inizia la replica di Margherita Trifoni, consigliera M5S, alle accuse degli esponenti PD, ricordando di aver spiegato di non credere “che l’arrivo di un commissario sia una sciagura rispetto ad una amministrazione comunale che ha fermato l’orologio di Giulianova a 20 anni fa. D’altronde basta farsi una passeggiata di dieci minuti per constatare come rispetto ai comuni limitrofi siamo gli unici rimasti al palo. Sull’ospedale ricordo ai rappresentanti del PD che il nostro consigliere regionale Riccardo Mercante è stato l’unico tra i consiglieri regionali a battersi per la sanità teramana fino a presentare una risoluzione in commissione sanità per fare del nosocomio giuliese un ospedale di primo livello. Peccato che la risoluzione, votata anche da Forza Italia, fu bocciata in regione proprio ad opera del PD in vergognosa e perfetta continuità d’altronde con il complice immobilismo manifestato a livello comunale in questi anni che ha consentito il depauperamento di molti reparti e nonostante l’allarme il M5S l’avesse lanciato già nel 2014. Mentre è di tutta evidenza che vista la volontà del Pd Regionale di optare per un ospedale unico sarebbe stato molto più sensato e giusto collocarlo a Mosciano, quindi in posizione baricentrica nel territorio provinciale e di facile accesso per tutti, piuttosto che a Teramo come voluto dallo stesso Partito Democratico”.
“Questi – aggiunge – sono atti, atti istituzionali diversamente dalla richiesta di fiducia del PD che invece è un evidente atto teatrale, il primo di una lunga serie, che come già detto ha il solo scopo di tentare di costruire un alibi per giustificare il commissariamento del comune”.
“Da buon apprendista stregona, come mi hanno definito i signori Filipponi e la signora Vasanella, consiglio loro di staccare subito la spina e di evitare a tutti i giuIiesi la commedia della finta crisi. Anche se non riusciranno ad apparire responsabili, come si sono ironicamente autodefiniti, certamente faranno una più bella figura al cospetto di tutta la città”, conclude la Trifoni.