Giulianova. “Ritenete che la cittadinanza possa avere diritto almeno a dire la sua sull’impiego di circa un milione di euro per un’opera pubblica, in luogo centrale della città che già visto troppi sfregi? O la delega alla Partecipazione della vice-sindaco è di facciata?”
Replica così Il Cittadino Governante alle accuse della maggioranza di un accordo con la Lega, nato al ballottaggio e consolidati tra i banchi dell’opposizione.
“È inutile che scantoniate: avete già approvato in Giunta il 29 agosto scorso la Delibera del progetto di fattibilità che contiene al suo interno un’ipotesi progettuale ben precisa (ndr, nella foto). Noi la riteniamo dannosa per la città. Siamo in un tempo in cui i temi della sostenibilità si stanno imponendo sulle agende politiche di tutto il mondo: è quindi necessario individuare per piazza Dalmazia, il lungomare monumentale e le zone limitrofe una soluzione migliore in termini di pedonalizzazione, mobilità e arredo urbano. Questo chiede la modernità. Da qui vogliamo partire per dire la nostra proposta e per dare voce sul tema alla cittadinanza, ai comitati di quartiere, a FIAB, all’Ordine degli Architetti”.
Il Cittadino Governante precisa che “dopo aver notato la vostra assenza all’iniziativa di Demos e dei Comitati di Quartiere, abbiamo cercato di promuovere il Forum, previsto dal Regolamento sulla Partecipazione Popolare. Per chiederlo occorrono almeno 4 consiglieri ed è per questo che ci siamo rivolti agli altri consiglieri di opposizione: 2 dei 3 hanno condiviso. Nella vita istituzionale democratica è normale prassi. Voi invece vi siete rinserrati dietro le mura del potere, avete paura del pieno dispiegarsi della democrazia e parlate, vagheggiando, d’altro: come vi può venire in mente che c’era l’accordo tra noi e la Lega al ballottaggio? Se ci fosse stato l’accordo avrebbe vinto Tribuiani, vista la nostra forza. D’altra parte perché demonizzate chi, se la candidatura del centro-destra fosse caduta su Costantini, sarebbe stato vostro naturale alleato?”
“Stigmatizziamo anche il comportamento del Presidente del Consiglio comunale. Ricordiamo che, come stabilisce ‘il Consiglio di Stato (sez. I, parere n. 984/1993), la figura del presidente del consiglio è stata introdotta nell’ordinamento dall’art. 1 della l. n. 81/93 al fine di assicurare, nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, la separazione delle funzioni tra l’Ufficio di sindaco e quello di presidente del consiglio, in coerenza con la nuova forma di governo, di tipo presidenziale, riconosciuta agli enti locali dalla citata legge. La neutralità politica ne caratterizza il ruolo, tant’è vero che quest’ultimo può essere svolto da un esponente della maggioranza come da uno della minoranza, non richiedendosi una consonanza di intenti politici con gli organi di governo dell’Ente’. Il Presidente del Consiglio comunale Vasanella, invece di tutelare i consiglieri di opposizione nell’esercizio delle loro funzioni democratiche, ha sottoscritto insieme al resto della maggioranza un comunicato politicamente offensivo”.
“È grave quello che ha fatto, in precedenza non si era mai riscontrato in consiglio comunale. Se dovesse capitare ancora chiederemo le sue dimissioni in quanto inadatto a svolgere la funzione di arbitro che tutela i diritti di tutti i consiglieri”, conclude Il Cittadino Governante.