Lavoro ma soprattutto sicurezza dei lavoratori. Perché i dati dei primi tre mesi del 2018 sono preoccupanti con oltre 150 incidenti sul luogo di lavoro, alcuni dei quali mortali.
Un Primo Maggio in cui la parola lavoro è stata messa al centro dell’attenzione. A Giulianova si sono ritrovati i vertici di Cgil, Cisl e Uil con la presenza di Nino Baseotto, dirigente nazionale della Cgil. Corteo lungo le vie cittadine, dal lido sino a raggiungere il palco sistemato dinanzi al Belvedere. Primo Maggio di festa, ma che ha aperto ancora una volta ad una riflessione.
“La sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere un principio fondamentale”, ha sottolineato Baseotto, “in Italia ancora oggi ci sono situazioni preoccupanti perché la sicurezza viene messa dopo gli interessi delle aziende. Questo non va affatto bene”.
Parola d’ordine dunque sicurezza nei posti di lavoro. Quella sicurezza che molto spesso manca e che costa vite preziose come ha ricordato Amedeo Marcattili, da sempre in prima linea nelle battaglie a difesa dei lavoratori. Di lavoro purtroppo ancora si muore. Come 50 anni fa. Baseotto spiega anche i motivi per cui purtroppo in Italia i numeri degli infortuni sul luogo di lavoro sono impressionanti.
Al corteo hanno preso parte alcuni sindaci della provincia di Teramo, l’assessore regionale Dino Pepe e diversi lavoratori. Deposto un cuscino di rose rosse sotto la lapide che ricorda le vittime proletarie sul luogo di lavoro.