Giulianova. “Oggi mi chiedo se ne sia valsa la pena. Mi sono dedicato come coordinatore cittadino, sin dal 2017, con passione e dedizione al partito, correndo alle elezioni regionali più per spirito di servizio che per ambizione personale (ero appena stato operato al cuore, furono Bellachioma e Fioretti a convincermi)”.
Sono le parole amare con cui il consigliere della Lega, Gianni Mastrilli, commenta il matrimonio tra il sindaco Jwan Costantini e il partito di Salvini. “Forte del risultato ottenuto, mi sono apprestato a curare la lista per le elezioni comunali ed ho scelto, con convinzione, Pietro Tribuiani quale candidato sindaco. Pur avendo perso per una manciata di voti, abbiamo ottenuto come Lega un notevole risultato divenendo il primo partito cittadino con un’ampia base elettorale. Alla luce di tutto questo, con estremo rammarico, assisto all’entrata di Jwan Costantini nel partito. Un’operazione inopportuna e mal gestita, nei tempi e nei modi, oltre che irrispettosa nei confronti di chi ha creduto nel progetto Lega a Giulianova e si è molto speso in campagna elettorale nel proporre una visione politica differente rispetto all’agglomerato di liste civiche”.
“Per altro, come emerso da recenti comunicati, questa operazione – aggiunge – non è stata condivisa ed ha generato malumori a più livelli all’interno del partito stesso. Personalmente ho prestato massima cura nell’esercizio del mio ruolo di consigliere cittadino della Lega, operando per il bene della città e del partito, cercando di agire sempre in maniera onesta e trasparente.
“Lo ribadisco, non condivido la scelta di far entrare Costantini nella Lega. Questa storia sia di monito ai giovani che si avvicinano alla politica, rispettino sempre i principi di coerenza e lealtà senza svendere mai la propria dignità in cambio di chissà quali interessi”, conclude Mastrilli.