Il gruppo degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Giulianova, nel constatare il clamoroso risultato elettorale delle ultime elezioni provinciali che hanno caratterizzato il Teramano, stigmatizza pesantemente la lacerazione dei partiti di centrodestra che, al netto della coalizione che sbandierano durante le campagne elettorali, si dimostrano estremamente conflittuali e divisivi.
La cosa che fa più scalpore, ma non più di tanto visti i precedenti, è il decisivo appoggio che Jwan Costantini, sindaco di centrodestra di Giulianova, ha fornito al neo presidente della provincia D’Angelo, appoggio che gli è valso poi la nomina a vicepresidente della provincia di Teramo.
Ancora una volta, il sindaco di Giulianova ha stupito tutti per l’estrema facilità con la quale passa da farlocche liste civiche alla Lega, per poi votare e far votare ai suoi consiglieri un esponente di Italia Viva alla provincia. Eccellente trasformista che cambia casacca a seconda delle opportunità.
Una scelta incredibile che contraddice in pieno la motivazione che il sindaco di Giulianova aveva addotto in merito al suo passaggio alla Lega, dopo la sua elezione ottenuta da liste civiche, fatto essenzialmente per creare una filiera diretta con la Regione e con la precedente amministrazione provinciale.
Una filiera che si è rivelata inesistente e puramente strumentale ai suoi scopi e di chissà chi altro.
Camaleonte politico.
Gruppo attivisti Movimento 5 Stelle Giulianova