E’ il commento dell’associazione della cultura politica giuliese Il Cittadino Governante, spiegando di aver “proposto di arricchire la tradizionale rassegna di film che organizza l’Ente Porto sulla banchina di riva con una decina di proiezioni all’aperto di cinema d’autore, toccando varie piazze della nostra città, in modo da offrire gratuitamente quella che in genere è una proposta culturale molto gradita. L’intento era, anche, quello di far riassaporare ai cittadini e ai turisti una vita sociale in sicurezza, dopo il duro periodo del ‘lockdown’, a costi molti molto contenuti. Dopo aver annunciato che avrebbe votato a favore (con dichiarazioni del sindaco e dell’assessore Di Carlo) la maggioranza con l’espediente di un emendamento ha, di fatto, detto no! È stata, addirittura, addotta la risibile motivazione dei costi: 10.000 euro circa da trovare all’interno di una spesa prevista dal bilancio del 2020 di oltre 22 milioni di euro!”
“E non basta – aggiunge l’associazione di cultura politica -, il sindaco è riuscito persino ad affermare, in un’intervista, che il Cittadino Governante in tutti questi mesi è riuscito a fare solo la proposta del cinema all’aperto, quando per lui le priorità son ben altre e cioè la disoccupazione, il sociale. Costantini dovrebbe sapere come si redige e cosa contiene il bilancio comunale, dovrebbe sapere, cioè, che tra le poste delle Entrate e della Spesa c’è tutto quello che riguarda l’intera comunità, dall’economia alle opere pubbliche, dal sociale alla cultura, dal verde alle attività ricreative etc. Quindi, se si propone qualcosa per la cultura non è che si sta trascurando l’economia o il sociale. Per fortuna, poi, la cittadinanza è testimone di quante proposte la nostra associazione e il nostro gruppo consiliare vanno continuamente presentando in campo sociale, sanitario, urbanistico, in quello delle opere pubbliche e delle attività economiche; tutti ricordano ad esempio la recente proposta – anch’essa inascoltata – di operare una variazione di bilancio per mettere in campo, in un momento di così grave crisi, una benefica riduzione della tassazione locale, indicando concretamente dove reperire le risorse”.
“Ma tant’è, noi veniamo fatti passare per frivoli e leggeri se proponiamo il cinema all’aperto, loro possono tranquillamente spendere soldi pubblici per organizzare tavolate da un chilometro e carnevali estivi in piena pandemia dopo averci fatto correre il rischio di avere un grave focolaio con le iniziative del carnevale del febbraio scorso, quando persino quello di Venezia fu responsabilmente annullato”, conclude Il Cittadino Governante.