Lo ha denunciato il circolo giuliese di Fratelli d’Italia ricordando che “l’opera è l’unica, tra le tante realizzate in ambito portuale, non affidata all’Ente Porto in quanto la Regione Abruzzo, Ente committente, ritenne di incaricare il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Roma, molto probabilmente per motivi politici in quanto all’epoca Presidente dell’Ente Porto era Paolo Vasanella, sicuramente non vicino al Governatore D’Alfonso e forse non era politicamente conveniente che a gestire il finanziamento di 4.2 Milioni euro, fosse un uomo della destra di Giuliese. A salvare i fondi, in verità, era stato l’ex Assessore Regionale Giandonato Morra, il quale si era imposto in Giunta per evitare che prendessero altre strade e finissero in mille rivoli a finanziare piccole opere non risolutive per l’economia locale. L’importo stanziato non era sufficiente a definire l’intera imboccatura ma con il reimpiego del ribasso d’asta cifra pari a 948.000 mila euro era possibile riuscire a realizzare l’imboccatura come prevista dal PRP. Su questa possibilità di riutilizzo del ribasso si erano impegnati molti politici locali ed anche il Governatore, sostenendo ancora, al cospetto della stampa, che era di facile recepimento la eventuale somma pari 1,8 Milioni di euro (secondo lotto) somma da reperire attraverso il Master-Plan per la messa in sicurezza in modo definitivo dell’imboccatura, costruendo un pennello di circa 200 m. da allocare nella parte interna del molo sud”.
“Cosa è successo dopo?” si domanda la destra giuliese precisando che “dapprima esce fuori che la Stazione Appaltante aveva omesso procedure amministrative che avevano prodotto il blocco dell’opera; poiché i ribassi non potevano essere impiegati. Ma il tutto sembrerebbe causato esclusivamente da beghe interne al Partito Democratico. Ricordiamo, infatti la lettera aperta con nota Regionale del 26 marzo 2017 sottoscritta dall’ Assessore Pepe, dal Consigliere Mariani e a Monticelli che ‘Disapprovavano la nomina dell’attuale Presidente dell’Ente Porto, che designato dal PD si era successivamente trasferito ad Articolo Uno con la adesione del Sindaco Mastromauro solo poche settimane più tardi, lasciando destare nell’opinione pubblica non peregrini sospetti di opportunismo nella scelta dei tempi in cui manifestare la legittima espressione di un non più sanabile dissenso con la linea politica del Partito Democratico’. Non vorremmo, quindi, che, forse per fare un dispetto all’attuale Presidente dell’Ente ed al Sindaco di Giulianova, non si riescano a trovare fondi e soluzioni per l’ultimazione di un’opera fondamentale per la sicurezza del porto. Giova ricordare che, stando ai sondaggi, l’attuale Presidente della Regione Abruzzo verrà eletto al Senato e, pertanto, si dovrà rivotare in Regione”.
“Questo evento, che naturalmente noi non ci auguriamo, allungherà i tempi e rischierà di far rimanere l’opera incompiuta con il risultato disastroso che quanto già realizzato si deteriori per l’azione di eventi naturali e diventi un pericolo per l’incolumità delle imbarcazioni e dei marinai, oltre a rappresentare un brutto biglietto da visita per la città di Giulianova, visto il degrado in cui versa l’ingresso del molo nord e con la nuova stagione estiva alle porte e con tutti i risvolti negativi che si possono verificare nei confronti della marineria”, conclude Fratelli d’Italia.