Il sindaco Jwan Costantini attacca così i consigliere della Lega, Tribuiani e Mastrilli: “non è ammissibile che due componenti dell’organo consiliare ignorino le procedure per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio previste dal Testo unico degli enti locali, che li invito caldamente a ripassare,per svolgere un’opposizione preparata e costruttiva. Il Decreto Legislativo267/2000 stabilisce che l’organo consiliare adotti i provvedimenti necessari per il ripianamento dei debiti fuori bilancio (articolo 193) e che, con deliberazione consiliare, gli Enti locali riconoscano la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive(articolo 194). Sempre ai sensi di legge (Legge 289/2002, articolo 23), i provvedimenti di riconoscimento di debito posti in essere dalle amministrazioni pubbliche sono trasmessi per i controlli alla competente Procura della Corte dei Conti e l’Amministrazione comunale non può certo sostituirsi ad essa nel ruolo di Giudice!”
“Tanto meno la legge – aggiunge il sindaco di Giulianova – consente all’amministrazione il ruolo di magistratura inquirente, nello ‘scovare i responsabili’ come si sollecita nell’intervento dei due consiglieri, ai quali piace parlare evidentemente per slogan privi di senso e di qualsivoglia fondamento giuridico. Non è la prima volta che, nell’ignoranza delle leggi (che come noto non ‘excusat’), i rappresentanti locali della Lega si espongono a queste figuracce e, per il futuro, ci auguriamo che il partito, nel rispetto dei suoi elettori, esiga maggiore preparazione dei suoi esponenti presenti in Consiglio Comunale e che, quantomeno, studino le carte e ripassino i fondamentali in materia di ordinamento degli enti locali”.
Critiche a cui hanno replicato Pietro Tribuiani e Gianni Mastilli, definendosi “perfettamente d’accordo, ci mancherebbe, sarà dovere della Corte dei Conti fare giustizia, però chi inizia il comunicato affermando che ‘la politica è una cosa seria’ a chi non la pensa come lui cosa significa? Forse che la politica è fatta, o dovrebbe essere fatta solo da chi si adegua al Suo pensiero? La nostra denuncia è proprio per ‘l’interesse comune’ visto che errore c’è stato, dato che il Comune è stato condannato a pagare, e non capiamo come mai non sia il Sindaco in primis a volerci vedere chiaro, se non altro per non commettere di nuovo lo stesso errore di chi lo ha preceduto, perché non siamo NOI a dire che ‘errore’, se così lo vogliamo chiamare, c’è stato, ma i Tribunali competenti che hanno sentenziato.
Se poi Lei sig. Sindaco definisce le nostre denunce “figuracce”, allora temo che ne faremo diverse altre quando denunceremo come vengono spesi i soldi della collettività tramite la carta di credito che si chiama Giulianova Patrimonio, ma di questo ne parleremo nei prossimi giorni”.
“Caro Sindaco, – aggiungono – ultimamente quando si rivolge all’opposizione urla spesso il termine ‘studia’ o ‘studiate’ e la cosa di per se è positiva perché chi studia sa che non finisce mai di apprendere e mette se stesso in primis in discussione, e quindi lo prenderei come un invito propositivo, Lei invece, da ‘ragioniere di campagna’ come si è più volte definito con fare orgoglioso (forse per frustrazione verso chi ha un titolo superiore?) lo usa con fare dispregiativo e non conosce le differenze tra studiare, apprendere e documentarsi, per cui Lei mi dovrebbe dire caso mai ‘si documenti’. Una cosa però fa riflettere e preoccupa, visto che il nostro era solo uno sprono ad attivarsi per quel che compete la Sua amministrazione oltre che aspettare che la Procura della Corte dei Conti faccia il suo dovere, e non certo un’accusa verso di Lei visto che i fatti riguardano le precedenti amministrazioni, allora perché tanto livore nella Sua risposta? O forse c’è lo zampino di qualcun altro visto che i termini usati non sono proprio consoni ad un ragioniere di campagna, nonché le materie oggetto di studio da ripassare? O forse a qualcuno dà fastidio che non lasciamo cadere nel dimenticatoio delle lungaggini burocratiche questioni che meriterebbero molta più attenzione?”
“Caro Sindaco il dovere di una opposizione onesta e costruttiva è anche, e soprattutto, quello di denunciare le cose che non vanno, comunque Le prometto che mi impegnerò di più in futuro, su questo ha pienamente ragione, per un po’ mi ero illuso che volesse veramente amministrare ‘bene’ per il bene della Città tutta”, concludono Tribuiani e Mastrilli.