Teramo. Mentre la corsa per le amministrative del 10 giugno si accende, anche in vista del termine per la presentazione delle liste, c’è chi fa un passo di lato, dopo aver anche dato la propria disponibilità alla candidatura.
E’ il caso di Gianluca Pomante, di Abruzzo Civico, che spiega la sua posizione con una lettera.
Alla luce degli ultimi eventi, ho deciso di liberare da ogni impegno quanti avevano manifestato la loro disponibilità a sostenermi, anche con la loro candidatura, alle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Comunale di Teramo, ritenendo che non vi siano le condizioni per una proficua amministrazione nell’interesse della città.
Ritengo che anche Abruzzo civico, a questo punto, debba seguire la stessa strada ma saranno i componenti del direttivo provinciale a decidere.
Il panorama politico teramano è caratterizzato da innumerevoli fazioni che, ben lontane dallo spirito di servizio che anima il nostro gruppo, sono in lotta per ragioni di supremazia personale e determineranno una sostanziale ingovernabilità, peggiore di quella che ha caratterizzato la Giunta Brucchi.
L’atteggiamento autoreferenziale ed autolesionista del centrosinistra, che aveva portato Abruzzo Civico a rifiutare l’idea di qualsiasi ulteriore collaborazione, ha contagiato anche il centrodestra, che si presenta ugualmente frammentato e diviso, e neppure il Movimento 5 Stelle è riuscito a trovare la sintesi su un progetto concretamente realizzabile.
Dato che non è possibile perseguire, in queste condizioni, l’interesse primario della città e dei cittadini, rifiuto categoricamente di partecipare a questo gioco al rialzo. Meglio ritirarsi sull’Aventino in attesa degli eventi.
Quando i Teramani avranno compreso che i fuochi di paglia che stanno bruciando in queste ore porteranno solo chiacchiere e ben poca sostanza, condannando la città all’ulteriore degrado e alla prematura fine anche della prossima amministrazione, rivaluteranno le posizioni di chi voleva solo un futuro migliore per Teramo”.