“E’ con profondo rammarico e con la delusione di chi, arrivato a pochi metri dal traguardo, deve ritirarsi, che il gruppo “Progressisti per Montorio” annuncia la non partecipazione alla prossima tornata elettorale”.
La lista che supportava Vincenzo Macedone a candidato sindaco del comune di Montorio, spiega così la scelta: “La troppa violenza, le ‘entrate a gamba tesa’, i messaggi più o meno ‘minacciosi’ che hanno accompagnato le ultime tre settimane per la costruzione della lista, impongono una riflessione profonda. Abbiamo creduto nella possibilità, attraverso un percorso di confronto sui contenuti, di dar vita a delle serie primarie di coalizione in grado di riunire il centro-sinistra montoriese su di una comune piattaforma di profondo rinnovamento fondato su una chiara e netta discontinuità con metodi e scelte del passato, sul metodo della collegialità e del dialogo continuo con i cittadini. Ci abbiamo creduto e ci abbiamo coerentemente lavorato. Purtroppo inutilmente. La discussione politica e programmatica ha lasciato il posto alle faide (quasi familiari) dei clan politici che hanno imperversato nella nostra cittadina negli ultimi 30 anni. Il disprezzo verso le ragioni dell’unità, il cinismo coltivato sulle spalle dei cittadini montoriesi, il colpevole appoggio a logiche di divisione che avvantaggiano solo le forze populiste ci ha convinto a non voler fornire ulteriori motivi a queste tragiche divisioni. Non contribuiremo a questo sfascio e non ci assumeremo la responsabilità di un ulteriore penoso quadro di divisioni”.
E ancora: “Nell’idea dei Progressisti, c’è sempre stata la convinzione di voler superare queste diatribe e di creare una nuova classe dirigente che, non avendo trascorsi “scomodi”, avesse la forza di far rinascere il nostro paese. Abbiamo subito ingiurie, menzogne, voltafaccia, allusioni… velate minacce (e a volte nemmeno troppo velate). Ci hanno attribuito “accordi” che, chi ci conosce davvero (e non gli “amici” che ti stanno accanto quando gli conviene) sa che non avremmo mai fatto. Tutto pur di screditarci, di indebolirci, di farci passare per quello che non siamo, di demonizzarci sapendo che, probabilmente, abbiamo una cosa che loro non hanno e non avranno mai: la serietà nei comportamenti, nei propositi, e nel rispondere ai principi morali e di rettitudine che non abbiamo mai messo in discussione, per nessuna poltrona e nessun inciucio”.
“Rimarremo sempre fedeli ai nostri principi (morali prima che politici), e continueremo a vigilare sull’operato di chi avrà l’onere e l’onore di amministrare Montorio. Non abbandoneremo la trincea, consapevoli che il nostro paese, per rinascere, ha bisogno delle forze di tutti, per questo saremo sempre in prima linea per portare il nostro contributo politico e le nostre idee a chi vorrà ascoltarle”.