Il segretario regionale di Azione Giulio Cesare Sottanelli si sofferma sull’esito della tornata elettorale delle amministrative 2022 in Abruzzo.
Emerge una crescente voglia, da parte degli elettori, di spaziare oltre i recinti di un sistema bipolare che, evidentemente, non soddisfa più le esigenze degli italiani ed in particolare degli abruzzesi.
“Siamo particolarmente soddisfatti – commenta Sottanelli- perché abbiamo avuto l’ennesima prova che i cittadini vogliono vedere nascere un terzo polo, riformista e liberale, lontano dalla contrapposizione bipolare attuale – Giulio Sottanelli, Segretario Regionale di Azione, fa l’analisi politica nel dettaglio – A L’Aquila (come peraltro a Palermo, Catanzaro e Parma), Azione ha scelto di supportare in prima persona candidati che hanno avuto, tutti, un’ampia affermazione personale. In particolare, a L’Aquila, Azione ha dato il suo importante contributo per l’affermazione della seconda coalizione,
quella dello sfidante Americo Di Benedetto, che ha avuto una risposta convincente, pari al 23.78%, oltre tre punti percentuale in più della candidata del centrosinistra Stefania Pezzopane. Nell’ambito di tale coalizione, poi, il candidato di Azione era il segretario politico del partito nel capoluogo, Enrico Verini. Da solo ha ricevuto 482 preferenze, risultando il più votato della coalizione. Soddisfazione anche per l’esito del voto a Tortoreto, dove candidavamo, alla sua prima apparizione in una competizione elettorale, il segretario politico Libera D’Amelio che ha, da sola, ottenuto il 20% dei consensi. La domanda è – si chiede Sottanelli – da dove arrivano questi voti, in un consesso in cui l’astensionismo l’ha fatta da padrone? Dal nostro punto di vista – precisa ancora il segretario regionale di Azione – arrivano proprio da coloro che, in assenza di fenomeni politici nuovi e convincenti come Azione, non sarebbero andati a votare. Ecco la vera vittoria di Azione, quella di riportare al voto coloro che, in presenza di un bipolarismo scontato, litigioso e privo di idee, avevano rinunciato a praticare il principio fondamentale di una democrazia, ovvero quella di poter scegliere.
La strada è quella giusta, un terzo polo liberale con candidati dall’identico profilo: molto civici, molto equilibrati dal punto di vista politico e molto pragmatici. Insomma-conclude Sottanellimi pare di poter dire che questo spazio politico si sta allargando, a fronte di una situazione che vede invece la liquefazione del campo largo. Quello di quest’area riformista, pragmatica, che non sta tutto il giorno a parlare di fascisti e comunisti, è un
lavoro importante per l’Abruzzo, nonché per il Paese tutto, perché riporta la gente a votare”.