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Politica Teramo

Elezioni amministrative in 9 comuni: si può esercitare la doppia preferenza di genere

Teramo. La Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Teramo, in occasione delle amministrative del 10 giugno 2018, intende ricordare gli elettori che esiste la possibilità di esercitare la doppia preferenza di genere nei Comuni dove si voterà per rinnovare i consigli comunali.

 

In provincia di Teramo si andrà al voto ad Alba Adriatica, Atri, Castilenti, Civitella, Controguerra, Montorio, Nereto, Notaresco, Silvi e Teramo. La doppia preferenza di genere è una opportunità concessa a tutti i cittadini dei Comuni superiori ai 5mila abitanti e consente di esprimere due preferenze per i consiglieri comunali purché riguardanti candidati consiglieri di sesso diverso e appartenenti alla stessa lista.

 

“Mancano pochi giorni alle elezioni amministrative e della doppia preferenza di genere se ne parla poco o niente – sottolinea Tania Bonnici Castelli, presidente della Cpo della Provincia di Teramo -. Purtroppo sono ancora tanti i cittadini che non sanno di avere la possibilità di esprimere un voto per un uomo e per una donna della medesima lista. Grazie alla doppia preferenza di genere, introdotta con la legge del 2012, la presenza delle donne è cresciuta di oltre 8,7% sul totale dei candidati nelle elezioni dei consigli comunali e di 11,2%  sul complesso degli eletti”.

 

“Il cambiamento passa attraverso uomini e donne insieme – dichiara Federica Vasanella, delegata provinciale alle Pari Opportunità –. La doppia preferenza di genere va nella direzione della parità ed è una misura che concorre a realizzare un clima culturalmente favorevole ad un rinnovamento nelle istituzioni che passi attraverso una più equa rappresentanza dei generi”.

 

Inoltre, sarà importante monitorare le scelte che faranno i sindaci eletti nel nominare gli assessori che andranno a comporre le future giunte. La legge 215 del 2012 impone, anche in quest’ambito, che ci sia il rispetto di pari opportunità al fine di non lasciare le donne fuori dagli organi decisionali.