Alba Adriatica. Non attacca mai sul piano personale, ma è graffiante nella critica di natura politica.
Nell’affondo finiscono la lista della Casciotti (“un contenitore ibrido nel quale il candidato sindaco, che ha lasciato in eredità delle criticità, gioca a smarcarsi dal Pd”) e di Città Viva (“nella lista ci sono tre amministratori uscenti che hanno abbandonato il sindaco, scegliendo la strada più corta, ma continuando fino alla fine a percepire l’indennità”). Sono rasoiate quelle di Gabriele Viviani candidato sindaco di Alba Popolare, nel giorno della presentazione ufficiale della lista.
E’ un fiume in piena l’ex amministratore cittadino, che rivendica con forza la natura civica del suo progetto, la bontà del programma e la valenza del gruppo di giovani che lo hanno seguito. “
Alba Popolare non finirà”, ha detto ai presenti, “ a prescindere dall’esito elettorale. Durerà dieci anni. I primi cinque sarà io il faro, poi il gruppo dei giovani che fanno parte del raggruppamento deciderà di dovrà indicare la rotta”. La presentazione della lista, aperta da uno spettacolo delle “danzatrici del ventre” è stata l’occasione per Viviani di tracciare tutta la genesi del movimento.
Gli incontri per la stesura del programma. Il confronto con la cittadinanza con le prime assemblee e la composizione della lista, “ nata attorno a delle idee”. Tanti i punti toccati durante la presentazione del programma (non è mancata una stoccata anche sulle vecchie vicende legate all’erosione) e dei 15 candidati alla carica di consigliere comunale.
LA LISTA ALBA POPOLARE
Candidato sindaco: Gabriele Viviani
Candidati: Gabriele Battistoni, Sara Bernini, Mario Carapucci, Daniele Caponi, Paola Cardelli, Gianluca Di Pancrazio, Massimo Censori, Davide Di Salvatore, Sandra Foschi, Luciano Gumina, Alessio Marcelli, Alessia Panosetti, Piero Piccioni, Emanuel Spinosi, Simona Tullii.