Coronavirus, sanificazione delle strade: l’amministrazione replica alle minoranze

In un periodo fortemente drammatico, come quello che stiamo vivendo, basta un niente, se veicolato attraverso i social media, per alimentare discussioni e polemiche. Ieri, da alcune testate online, si è appresa la preoccupazione del Gruppo di Minoranza “Cellino nel Cuore” per l’attuale situazione di emergenza e l’invito, rivolto al Sindaco, a sanificare le strade dei centri abitati del Comune.

 

Superfluo aggiungere e ribadire che si sta cercando di gestire l’emergenza nel migliore dei modi, per quelle che sono le nostre competenze e capacità, con il solo obiettivo di tutelare quella che, ora come ora, riteniamo essere la priorità, ovvero la salute del cittadino.

 

È bene informare che, a tal proposito, l’amministrazione comunale è impegnata, sin dall’inizio, nell’individuazione delle opportune strategie da mettere in atto, tra le quali quella di procedere o meno con la sanificazione degli spazi all’aperto.

I maggiori esperti in materia sottolineano che, al momento, non esistono raccomandazioni specifiche da parte delle istituzioni nazionali e internazionali a supporto della sanificazione di spazi pubblici all’aperto per l’emergenza COVID-19.

In aggiunta a quanto appena citato, il Ministero della Salute ha tenuto a precisare che la sanificazione dell’ambiente esterno non è previsto dal DPCM, difatti non è presente nelle linee guide, e a specificare che l’utilizzo di sostanze quali, ad esempio, il cloro, dannose per l’ambiente acquatico, potrebbero rappresentare un serio problema dal punto di vista ambientale.

A tal proposito, l’ISS, l’Istituto Superiore della Sanità, con parere del 18 marzo 2020, valuta la “disinfezione” quale misura la cui utilità non è accertata, in quanto non esiste, allo stato , alcuna evidenza che le superfici calpestabili siano implicate nella trasmissione del COVID-19 e aggiunge che la trasmissione delle infezioni da coronavirus avviene attraverso lo stretto contatto tra persone in ambienti chiusi, per l’esposizione delle mucose di un soggetto suscettibile a goccioline emesse attraverso la tosse o gli starnuti di soggetti infetti, mentre, per ora, si tende ad escludere la trasmissione per via aerea sulla base dei dati disponibili. Inoltre, aggiunge che non è accertata la capacità di sostanze quali l’ipoclorito di sodio di distruggere il virus né su superfici esterne né in aria.

A supporto, l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ribadisce che “l’uso massivo ed indiscriminato dell’ipoclorito di sodio per la disinfezione delle strade potrebbe incrementare notevolmente l’inquinamento ambientale, comportando un aumento di sostanze pericolose per l’ambiente con conseguente possibile esposizione della popolazione e degli animali, oltre a nuocere alla qualità delle acque superficiali e sotterranee”.

 

 

“ Stiamo tutti vivendo un periodo incerto, di non facile gestione”, sottolinea il sindaco Giuseppe Del Papa,  “ed è in momenti come questi che dobbiamo unire le forze, reagire e agire con criterio; non sembra opportuno mettere in atto una provvedimento che, non solo è stato sconsigliato dalle autorità competenti, ma che potrebbe, nel breve e lungo periodo, provocare effetti nocivi per la nostra comunità e per il nostro territorio, mettendo a rischio, altresì, la nostra priorità principale, la salute del cittadino.

 

“ La domanda”, prosegue il primo cittadino,” che pongo è la seguente: se è vero, dunque, che il virus sopravvive sulle superfici, da alcune ore a alcuni giorni, che motivo avrebbe l’applicazione della disinfezione proprio nel momento in cui la cittadinanza sta adempiendo al proprio dovere rimanendo a casa? Serve davvero a tranquillizzare gli animi? Come Sindaco, mi sento di poter rassicurare tutta la cittadinanza, invitandola a continuare a rimanere in casa, perché questa è l’unica arma certa che abbiamo per superare, tutti insieme, questa ardua guerra. Lungi dal fatto di favorire motivi di incontro e, quindi, di dare possibilità al virus di potersi diffondere, era, dunque, necessario l’utilizzo dei social media per avere delucidazioni in merito alla questione?

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