“Lo stato pietoso delle strade provinciali sul comune di Castellalto è purtroppo fatto noto ai cittadini che la percorrono quotidianamente, come è noto agli amministratori provinciali, più volte interpellati da sindaco e amministratori di Castellalto. Dopo più di un anno di interlocuzioni con l’attuale assessore alla viabilità Lanfranco Cardinale, si è ottenuto lo stanziamento dei fondi necessari a riportarle ad uno stato di civile percorribilità”.
A dirlo il sindaco, Aniceto Rocci.
“I lavori non sono ancora partiti, ma ci dicono che siano imminenti poiché si attende la stagione climatica che consenta di posare gli asfalti. Se questi sono fatti ormai noti, c’è dell’altro che sfugge alle logiche del garbo politico e istituzionale e sono le riunioni organizzate sulla questione “strade provinciali dissestate del comune di Castellalto”, dove si è registrata la presenza del presidente Di Bonaventura e del consigliere Corona. Riunioni dove hanno annunciato lavori sul territorio comunale, senza comunicare nulla all’amministrazione comunale”.
E ancora: “Ma c’è di più: con una magistrale inversione di priorità, è stato privilegiato l’intervento di ripristino dell’asfalto in Via Vomano, rispetto alle strade di Feudo e Castellalto. Di Bonaventura e Corona dovrebbero dunque spiegare ai cittadini di Castellalto il motivo che li ha spinti a dare priorità a Via Vomano rispetto a due strade ormai impraticabili e che mettono tutti i giorni a rischio l’incolumità degli automobilisti. Forse sono più importanti le strade “sotto casa” rispetto a quelle di zone più periferiche che rischiano di restare isolate? Forse ci sono persone più “importanti” che abitano in quella zona? Sarà che il presidente, in scadenza di mandato, si appresta ad imbandire la tavola della campagna elettorale? Sarà sciacallaggio politico?”.
E conclude: “Lo chiediamo al Presidente Di Bonaventura e al Consigliere Corona. Nel frattempo restiamo in attesa dei lavori, confidando nelle risorse già fatte stanziare dall’assessore alla viabilità. Sulla correttezza istituzionale, invece, abbiamo già perso ogni speranza”.