Dal 13 dicembre la necropoli di Campovalano è chiusa “temporaneamente” perché il personale andrà in pensione e nessuno può garantire la gestione del sito archeologico.
“E’ un duro colpo per l’immagine di Campli e per il turismo” dicono i consiglieri di Ricostruiamo Campli “Ci chiediamo se il sesto borgo più bello d’Italia possa permettersi di tenere chiusa una delle necropoli più importanti del centro-sud Italia. Una necropoli che ha visto l’apertura dopo decenni, e che solo con il lavoro congiunto di amministrazioni diverse, aveva trovato finalmente una sua funzionalità, accogliendo turisti e numerose scolaresche”.
“Vogliamo sapere se il Comune era informato e perché non si è mosso in tempo scongiurando la chiusura di un sito fondamentale per l’attrazione turistica camplese – continuano i consiglieri di minoranza – Ricordiamo infatti che il Comune è individuato come ente gestore e deputato alla valorizzazione in base ad una convenzione sottoscritta nel 1996 con Provincia di Teramo, Soprintendenza ed ex Comunità Montana della Laga. Non vorremo – concludono – che si consumi, oltre ai proclami, l’ennesima chiusura, dopo quella della caserma della ex Guardia Forestale avvenuta silenziosamente”.
Sul turismo ci si crede sempre oppure non si è credibili.