Campli. Prima il fuoco di fila tutto interno in maggioranza. Tra il sindaco Pietro Quaresimale e l’orami ex assessore Federico Agostinelli al quale sono state ritirate le deleghe.
Ora l’affondo dei consiglieri di minoranza (Gabriele Giovannini, Marino Fiorà ed Emanuele Tritella) che parlano di fallimento dell’amministrazione comunale e richiesta di dimissioni di Agostinelli.
“Lo scontro in atto”, si legge in una lunga nota, “segna il fallimento dell’amministrazione Quaresimale-Agostinelli, con il sindaco che ha dapprima concesso troppo potere discrezionale al suo assessore per poi pentirsene amaramente. Quaresimale e Agostinelli si accusano a vicenda, ma per noi hanno le stese colpe. I loro dissidi non possono ricadere sul comune e i camplesi non possono essere vittime di una campagna elettorale continua.
Il quadro si è aggravato e non attiene più solo ad una questione dialettica nella maggioranza. Se la circostanza dell’aggressione trovasse conferma, sarebbe di una gravità assoluta. Per queste ragioni e viste le parole usate dallo stesso primo cittadino nei confronti del suo ex assessore, chiediamo le immediate dimissioni di Agostinelli da consigliere comunale.
Mai a Campli si era arrivati a tanto. Non bastano il ritiro delle deleghe. Riprendendo le parole di Quaresimale, a nostro giudizio, “Chi vessa i dipendenti comunali, chi intralcia il lavoro dei dipendenti pregiudicando il lavoro della intera macchina amministrativa, chi è intenzionato a portare avanti procedure concorsuali su cui vi sono forti dubbi”, non può più essere assessore nè sedere in consiglio comunale.
Se le accuse di Quaresimale all’assessore sono vere allora il sindaco non può che denunciare tutto quanto l’accaduto agli organi competenti, se invece sono false Agostinelli quereli il suo sindaco per diffamazione.
Inoltre Quaresimale ha l’obbligo di spiegare ai camplesi cosa è veramente accaduto in comune tra Agostinelli e il segretario comunale: un pubblico ufficiale, responsabile anche dell’anticorruzione comunale e garante del buon andamento degli uffici comunali. Le pubbliche accuse rivolte da Quaresimale al suo ex assessore che riassumeva deleghe importanti, sono un macigno anche sul suo operato e non puo pensare di cavarsela con il ritiro delle deleghe.
“ Quaresimale ha l’obbligo di chiarire quali erano i concorsi che Agostinelli voleva portare avanti nonostante i suoi dubbi, se sono ancora in corso queste procedure e nel caso fossero stati banditi concorsi recenti chiediamo che vengano sospesi immediatamente. Il primo cittadino spieghi inoltre perché un suo assessore voleva concludere procedure concorsuali senza i pareri legali richiesti dallo stesso sindaco. Invitiamo Quaresimale a non fermarsi ed operare la dovuta chiarezza su aspetti che lasciano intravedere angoli di opacità nella gestione della cosa pubblica.
Solidarietà. Rivolgiamo inoltre la nostra stima e solidarietà al segretario comunale e a tutti i dipendenti comunali che, come detto da Quaresimale, sarebbero rimasti vittime di vessazioni, invitandoli ad uscire allo scoperto e denunciando, se vi sono state, qualsiasi interferenze o pressioni indebite da parte di qualsiasi amministratore. Chiediamo inoltre l’intervento delle organizzazioni sindacali a prendere la difesa di tutto il personale affinché tutti i dipendenti possano svolgere il proprio lavoro in piena autonomia e indipendenza e nel pieno rispetto della legge.