Barriere antierosione a Pineto, Fratelli d’Italia: “affidato il primo lotto”

Pineto. L’appalto per il primo lotto delle opere antierosione della spiaggia di Villa Ardente è stato affidato.

Lo rende noto Pio Ruggiero, coordinatore del circolo di Fratelli d’Italia Pineto, dopo la  pubblicazione della determina da parte della Regione Abruzzo.

“Adesso, con primo e secondo lotto affidati, espletate le ultime formalità, il cantiere per la realizzazione dei primi 450 metri di barriere, che permetterà di affrontare con serenità la situazione di grave emergenza che l’intera zona vive da anni, è pronto per partire”, aggiunge Ruggiero.

“La regione Abruzzo, guidata da Marco Marsilio, ha dimostrato grande attenzione nei confronti della salvaguardia dell’intera fascia costiera, normando i 130 km di litorale e includendo tutti i comuni costieri, totalmente ignorati dalla precedente giunta di centrosinistra. Il moderno strumento di pianificazione ha consentito di finanziare a Pineto l’intervento per la realizzazione dei primi 450 metri di barriera e il relativo ripascimento. Nel frattempo prosegue l’iter per la realizzazione del terzo lotto (ulteriori 450 mt di barriera), già finanziato per un importo di 1.100.000,00 euro”.

“Abbiamo affrontato questa emergenza come prioritaria per la città, con grande serietà e coerenza, soprattutto nella condivisione delle scelte in un clima di piena collaborazione con i portatori di interesse, associazioni, comitati cittadini e il Sottosegretario Umberto D’Annuntiis, che ha reso possibile questa opera, dimostrando efficienza e grandi capacità di governo. Si tratta del più grande cantiere finanziato negli ultimi decenni per la città di Pineto (oltre 3 milioni di euro)”.

Prioritaria per Fratelli d’Italia Pineto “la volontà di portare a termine quanto l’incapacità, le inefficienze e le bugie delle amministrazioni Verrocchio e, soprattutto, del Delegato al demanio, il vicesindaco Alberto Dell’Orletta, non sono stati capaci di affrontare. Siamo orgogliosi di aver contribuito a fare il primo passo verso il completamento dell’opera e auspichiamo che questo modus operandi diventi un modello per la salvaguardia degli interessi di tutta la collettività”.

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