Asp 2 Teramo: Ugl e Fials chiedono incontro urgente alla Regione

Teramo. “La convocazione di una seduta ‘straordinaria’ del Consiglio d’Amministrazione, in assenza di urgenze amministrative, nel pieno delle elezioni delle RSU aziendali; le continue pressioni della governance politica sulla gestione del personale finanche per assumere il controllo della pec istituzionale, che compete per legge al settore amministrativo, spogliato delle sue funzioni tipiche; una gestione sempre più ‘leggera’ delle spese dell’Ente e, nel merito, il rifiuto di qualunque confronto con le Organizzazioni sindacali che ormai da mesi chiedono l’apertura di un Tavolo di concertazione. Sono solo alcune delle ingerenze che l’Organo politico della Asp 2 della provincia di Teramo continua a operare sulla struttura tecnica della stessa Azienda di servizi alla persona, instaurando un clima di intimidazione nei confronti di quei dirigenti che non si limitano a firmare atti dettati, ma che, come prevede e impone la Bassanini, si assumono la responsabilità degli atti amministrativi prodotti nell’esclusivo interesse dell’Ente e delle regole”.

Lo dicono Armando Foschi, Segretario Ugl, e Gabriele Pasqualone, Segretario regionale della Fials, che sono stati investiti della problematica dalle rappresentanze sindacali unitarie in seno alla Asp 2.

“Ancora una volta ci vediamo costretti a chiedere un incontro urgente con la Regione Abruzzo che, sulla Asp 2, ha dovere di vigilanza e controllo, oltre che potere di nomina di Presidenti e componenti del Cda, cariche attualmente rivestite rispettivamente dall’avvocato Giulia Palestini e dai consiglieri Federica Rompicapo e Antonio Samuele”.

“Alla Asp 2 della provincia di Teramo cambiano i nomi dei Presidenti, ma si conferma un modus operandi costellato da interferenze e ingerenze continue e reiterate, oltre che spesso dal sapore assurdo e incredibile, da parte della governance politica – hanno sottolineato i Segretari Ugl e Fials Foschi e Pasqualone -, con la ‘punizione’ e i quotidiani tentativi di demansionamento puntuale di quei dipendenti che osano informare i sindacati di quanto avviene all’interno dell’Ente”.

E ancora: “Il problema era già stato sollevato nel corso della faticosa riunione svoltasi nella vigilia di Natale, dopo due mesi di richieste, e nell’occasione il Presidente Palestini aveva affermato di aver ‘compreso l’errore’, ma oggi sappiamo che non è così. Ma le ingerenze non finiscono qui: oggi apprendiamo che addirittura – hanno proseguito i Segretari Ugl e Fials Foschi e Pasqualone – lo scorso primo aprile, su iniziativa del Presidente Palestini, le delibere del Consiglio d’Amministrazione, redatte dal dirigente responsabile dell’area amministrativa in qualità di segretario verbalizzante, sono state sottoposte al setaccio di un consulente legale esterno, portato in sede dal Presidente stesso, per ‘valutare eventuali profili di illegittimità’, atto gravissimo a fronte della totale assenza di precedenti contestazioni, obiezioni, procedimenti disciplinari, senza ignorare la violazione di atti interni sottoposti alla lettura di un soggetto esterno all’Ente, senza un incarico preliminare e finalizzato”.

“Chiaramente”, aggiungono, “un ulteriore e vergognoso tentativo di intimidazione operato sempre contro lo stesso dirigente, che oggi sta subendo anche pressioni affinchè ceda, di sua spontanea volontà, la gestione del Protocollo ad altri, senza alcuna motivazione, ovvero senza aver registrato, nel servizio, problemi, disguidi o incidenti denunciati che abbiano eventualmente causato danni alla Asp. Fin troppo chiaro il disegno che si cela dietro tali accadimenti, ovvero non potendo rimuovere, senza giusta causa, il suddetto dirigente, la governance politica ha avviato la spoliazione dell’area amministrativa della Asp 2 di tutte le sue funzioni e mansioni, molte delle quali, e qui scadiamo nel ridicolo amministrativo, la stessa governance pensa di poter assumere nelle proprie mani, sostituendosi, praticamente, ai dipendenti della Asp, iniziativa chiaramente illegittima e non praticabile, anche perché per lavorare per un Ente pubblico occorre fare un legittimo concorso e non basta ‘auto-incaricarsi’”.

Ma non sarebbe tutto. “Nelle ultime settimane si stanno moltiplicando anche le ingerenze e le interferenze politiche sulla gestione del personale stesso, con la Governance che fissa chi deve verbalizzare le riunioni del Cda, compito che, nel caso, spetta per Statuto e Regolamento esclusivamente al Direttore della Asp, così come la richiesta ossessiva di contratti inerenti personale non della Asp 2, che comunque dovrebbe essere oggetto di una eventuale richiesta pubblica di accesso agli atti, ma addirittura dei dipendenti della Srl agricola controllata dalla Asp 2 che ha un regolare Amministratore Unico, l’unico che ha il legittimo controllo dei propri dipendenti. La ciliegina sulla torta, poi, è arrivata appena ventiquattro ore fa, con la convocazione di una riunione straordinaria del Cda, in assenza di emergenze amministrative non rinviabili, per la giornata odierna, nel pieno delle elezioni della RSU e, a fronte della richiesta dei sindacati di rinviare la stessa riunione a dopo le elezioni, ovvero a partire dal 9 aprile in poi, per rispetto anche dei dipendenti impegnati nelle operazioni di voto, il Presidente e il Cda della Asp 2, oltre che ignorare la richiesta dei sindacati, hanno confermato la riunione, pensando di risolvere il problema sottraendo sempre allo stesso dirigente, RSU, le funzioni di segretario verbalizzante affidate al Direttore della Asp 2, l’ex sindaco Gabriele Astolfi , che ovviamente ha accettato senza battere ciglio, eppure da ex amministratore di un territorio dovrebbe avere dimestichezza di relazioni sindacali”.

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